E’ finita nell’occhio del ciclone la cantante Laura Pausini. Tutta colpa di un tweet pubblicato dalla stessa artista ravennate, polemica a seguito della morte dell’immenso Diego Armando Maradona. Attraverso il proprio profilo Twitter l’artista ha scritto: “In Italia fa più notizia l’addio ad un uomo sicuramente bravissimo a giocare al pallone, ma davvero poco apprezzabile per mille cose personali diventate pubbliche, piuttosto che l’addio a tante donne maltrattate, violentate, abusate. Oggi non sono la notizia più importante di questo paese, nonostante questa mattina ne abbia perse altre due. Non so davvero che pensare”. Il web non ha decisamente apprezzato l’uscita di Laura Pausini, ed in particolare, non sono piaciuti ai più i riferimenti alle vicende extra calcistiche con protagonista il Pibe de Oro. Proprio per questa esternazione la stessa cantante è stata subissata di insulti, alcuni indicibili, sui social e via web.
LAURA PAUSINI DA SEMPRE IN PRIMA LINEA AL FIANCO DELLE DONNE
Laura Pausini è da sempre in prima linea nella lotta contro la violenza della donna, e ieri era proprio la giornata in cui si celebrava la difesa del gentil sesso; spesso e volentieri, inoltre, l’artista di Faenza è stata protagonista di campagne di sensibilizzazione sempre sullo stesso tema, ed ha preso parte a concerti/evento a scopo benefico. Insomma, Laura Pausini si è sempre schierata a fianco delle donne e ieri lo ha voluto ribadire, creando comunque non poche polemiche. Evidentemente, proprio per il fatto che il 25 novembre si celebrasse la giornata contro la violenza, avrebbe gradito magari in prima pagina tutti gli efferati femminicidi delle ultime ore, ben tre donne assassinate dal proprio compagno/marito, fra cui una ragazza di 32 anni madre di due figli, uccisa oggi dal fidanzato 33enne a Pordenone. Lungi da noi dal criticare la bravissima Pausini, ma Diego Armando Maradona è, volente o nolente, una figura immensa sia sul campo quanto al di fuori, forse uno degli ultimi miti viventi, e proprio per questo l’Argentina ha indotto tre giorni di lutto nazionale: ai suoi funerali sono attese milioni di persone.