In una intervista al Corriere della Sera Laura Pausini ‘riprende’ i Maneskin: “Orgogliosa di loro, ma non usano l’italiano”
In una lunga ed interessante intervista rilasciata al Corriere della Sera, Laura Pausini affronta tantissimi argomenti e numerosi temi legati alla sua entusiasmante carriera. Nel corso della stessa, la cantante romagnola parla anche dei Maneskin, un gruppo che gode di tutta la sua stima ma che forse non la convince fino in fondo. E il motivo è solo uno: “Sono orgogliosa del loro cammino però non usano l’italiano”, dice la Pausini.
“Da un decennio circa la percezione della nostra musica è cambiata: in Francia ad esempio le radio vogliono che si canti in francese. Negli anni 80 c’è stato il boom di Eros, io ho seguito la sua strada. Nel 2001 in America mi fecero fare un disco in inglese trasformando in chiave dance le mie canzoni e chiedendomi di andare in tv in minigonna: volevano fossi la Britney italiana. Nonostante il successo di ‘Surrender’, feci le valigie e tornai in Italia”, racconta ancora Laura Pausini a proposito dei suoi esordi e il suo successo.
Anime Parallele, nessun feat per Laura Pausini: “Volevo mettermi alla prova senza quello scudo”
La popstar di Faenza, fresca della pubblicazione di ‘Anime parallele’, pensava di aver dato tutto e, forse, di non aver nulla da dire per un po’. Invece gli ultimi anni sono stati di grande ispirazione per la cantautrice, che in quest’ultimo album si è aperta a nuove atmosfere. Nessun feat, tuttavia, è presente nella sua ultima opera.
“Volevo mettermi alla prova senza quello scudo. Sono arrivate richieste ma le ho rifiutate: alcune erano scelte di marketing, in altri casi mi sono studiata il passato di chi me lo chiedeva e ho trovato un invito alla violenza o del machismo che non condivido”, conclude sibillina l’artista. Dunque gli appassionati del genere rap possono rassegnarsi, almeno per il momento.