Laura Ravetto è stata una delle ospiti del programma Storie di donne al bivio in onda su Rai Due. Le prime parole sono state sull’ingresso in politica: “Facevo l’avvocato, per la società in cui lavoravo dovetti valutare un provvedimento del ministero della salute e trovai che cose non erano molto aderenti ed ebbi successo con questa iniziativa. Da lì il mio nome iniziò a circolare e venni chiamata ad incontrare il presidente Berlusconi. Mi accolsi nella sua dimora di Milano mentre suonava il piano e non me lo sarei mai aspettata, fu molto divertente”. Berlusconi inizialmente le propose di collaborare con lo staff di Palazzo Chigi: “Ma dissi di no perchè avevo una bellissima carriera poi un anno e mezzo dopo mi propose la candidatura, io ne fui molto onorata. Chiesi all’ad per la ditta in cui lavoravo se avessi potuto farlo e mi disse di sì ma solo se avrei smesso di lavorare”.



Laura Ravetto rifarebbe la sua scelta: “Fare politico è meraviglioso sia per fare qualcosa di concreto e sia, per un giurista come me, l’aspetto dello studio, si studia continuamente, sono 17 anni che lo faccio, ora sono totalmente innamorata di questo lavoro e se mi guardo indietro la scelta è stata giusta. Da quando sono diventata madre, tornando indietro diciamo che mi si prospettava una grande carriera e forse avrei potuto garantire a mia figlia un futuro ancora più redditizio”. Luara Ravetto ha parlato anche di Dario Ginefra, il suo ex compagno: “Ci siamo separati, Dario è un padre meraviglioso, dopo quanti anni ci siamo separati? Era il 2006, Clarissa è nata nel 2018… sono tanti anni”. Laura Ravetto racconta che comunque: “Non è stato fare lo stesso lavoro… non c’è stata una cosa specifica, non c’è alcuna alternativa sentimentale. Noi siamo felici, allegre e realizzate anche senza uomo”.



LAURA RAVETTO E LA SEPERAZIONE DA DARIO GINEFRA: “NOSTRA FIGLIA…”

Ma quando i due si sono separati a cosa pensava la leghista? “Il pensiero dominante è la figlia. Io cerco sempre la serenità nei rapporti, se registro che si è più sereni in una determinata condizione… sono decisioni che ho preso anche in passato, preferisco ci sia sempre assoluta serenità da parte mia, sono anche una persona fortemente autonoma e indipendente, sono un caratterino, forse non sono la tipica donna da rapporto di coppia. Sto recuperando anche delle indipendenze che per mia volontà avevo smesso, ad esempio erano 15 anni che non guidavo più per pigrizia e ora sto riprendendo a guidare perchè devo poter portare Clarissa ovunque, a me piace molto l’autonomia e forse è questa”. Laura Ravetto ha aggiunto: “Ho sempre avuto relazioni appaganti e felici, non ho mai avuto traumi, ho splendidi ricordi”. Ma cosa le piacerebbe trovare aprendo le porte del futuro? “Sono in una fase madre e figlia, penso sia anche normale quando ti separi da storie importanti. Credo che alla nostra età si diventa molto esigenti, le donne si sono molto evolute, sono belle, in carriera, autonome e quindi gli uomini si devono un po’ adeguare”.



“Oggi non c’è un altro amore comunque assolutamente – ha proseguito – Clarissa? Non è stato semplice dirglielo, le abbiamo spiegato che siamo tutti sereni così, lei è molto legata al papà e quindi cerchiamo di avere i tempi assolutamente distribuiti in modo che possa vedere entrambi nel tempo che ci vedeva prima. Della separazione comunque non ne ho parlato tanto, siamo rimasti anche molto in armonia”. Laura Ravetto ha parlato poi della politica: “Quando sono entrata in parlamento avevo 36 anni, c’erano poche donne, ora c’è una presenza femminile molto più alta e possiamo dirlo anche di bellezza. Anche se nell’ultimo periodo non ho avuto incarichi importanti, incredibilmente ho ancora l’attenzione dei giornalisti e questo mi piace, significa che anche come deputato semplice riesco ad incidere”.

LAURA RAVETTO E L’INCONTRO CON SALVINI: “CI CONOSCEVAMO DA SEMPRE”

Con Salvini “Ci conoscevamo da sempre, andavamo insieme nelle tv lombarde, poi il rapporto è cambiato, oggi è il mio segretario. Il rapporto è sempre molto umano, lui c’è sempre. Il suo pregio? Non si ferma mai nelle campagne territoriali, poi lui sente politica anche come emozione. Un difetto? Che io dovrei avere un ruolo più importante (scherza ndr)”. Come è cambiata Laura Ravetto negli ultimi 20 anni? A 20 anni ero iperdeterminata, a 40 con qualche sicurezza, a 50 di nuovo iperdeterminata. E’ stata la parte centrale in cui ho avuto un attimo di disorientamento nella vita”.

“Cosa mi rimprovero? Mi faccio mille problemi inutili, sono molto preparata ma ho ancora il batticuore e un po’ di ansia. Sono una persona ambiziosa ma sono trasparente in ciò. Per quanto starò in politica? Non dipende da me, dipende dagli elettori, ma sicuramente il mio impegno continuerà sempre”. Laura Ravetto aveva un piano B nella vita? “Io volevo fare l’avvocato negli Stati Uniti, l’ho realizzato e questa vita non me l’aspettavo proprio, ma mi sembra di aver già vissuto due di vite. Io vorrei continuare a fare la politica ma a 70 anni mi vedo in una scuola di joga”. Ma da chi accetterebbe un invito a cena? “Un uomo che mi faccia ridere. Renzi? Non credo, Giuseppe Conte mi sta simpatico… per chiacchierare non andrei nell’ambito politico. Amadeus? Perchè no”.