Laura Ravetto, responsabile delle Pari Opportunità per la Lega, è intervenuta nella mattinata di oggi, venerdì 2 luglio 2021, a “Coffee Break”, trasmissione in onda su La 7, per dire la sua sulla situazione politica attuale in Italia. Sollecitata sull’argomento, l’onorevole ha sottolineato che il presidente del Consiglio Mario Draghi ha seguito nel suo convincimento le indicazioni della Lega in materia fiscale: “Non dimentichiamo la reprimenda a Letta e la cancellazione del cashback – ha sottolineato –. Noi avevamo già evidenziato che non si combatteva così la lotta all’evasione, semmai il cashback doveva essere un metodo per agevolare i consumi e questo non è stato realizzato”.



Parlando di Matteo Salvini, poi, Ravetto ha evidenziato che è stato il primo a dire che il codice degli appalti andava assolutamente modificato, adeguandolo alla normativa europea, prima di dire che “bisogna riconoscere l’insistenza che ha avuto la Lega se certi negozi e ristoranti hanno potuto beneficiare di aperture anticipate. Abbiamo un piano vaccinale che a settembre ci consentirà di stare sicuri, Ema ha detto che con la seconda dose di vaccino anche la variante Delta avrà un impatto marginale. Ora bisogna guardare il dato dei ricoveri e dei morti, non solo dei contagi: si sacrifica l’economia solo quando c’è un problema sanitario serio su questi ultimi due aspetti”.



LAURA RAVETTO: “IL MOVIMENTO CINQUE STELLE DOVREBBE LASCIARE IL GOVERNO”

L’onorevole Laura Ravetto a “Coffee Break” ha poi evidenziato come questo particolare momento storico contempli riforme cruciali da fare per macroaree decisamente cruciali per le sorti dell’Italia, quali fisco, pubblica amministrazione, giustizia, lavoro. “Andiamo nel semestre bianco, in cui le Camere non possono sciogliersi e nessuno può andare a casa. Temiamo pertanto ripicche incrociate”.

La paura della Ravetto è che quando si dovrà votare, un partito destabilizzato come il Movimento Cinque Stelle metta in discussione le riforme: ecco perché, a suo modo di vedere, i pentastellati in questo momento dovrebbero farsi da parte e lasciare la maggioranza, in quanto “così la mettono in pericolo. Il lavoro di mediazione è difficile, stiamo facendo un grandissimo sforzo comune, che non vogliamo vedere vanificato”.