Laura Ravetto, nota deputata della Lega, è stata ospite della trasmissione di Rai 2, Belve. “Che belva sono? – ha esordito la storica ex esponente di Forza Italia – un’aquila, volo alto, spesso in solitaria e ogni tanto piombo giù all’attacco, piombo anche a picco poi risalgo. Mi sento una belva e sono competitiva, penso che la competizione sana sia positiva. Come sono percepita? Antipatica, grintosa, determinata, un po’ aggressiva, ma quando mi conoscono di solito mi dicono, in video non sembra, sei simpatica. Mi piaccio abbastanza caratterialmente – ha aggiunto – voto 7.5 quasi 8, fisicamente non mi piaccio, direi 6.5. Come mai? Quando ero piccola, avevo 6 anni, sono andata con la Barbie da mia mamma e mia mamma mi ha detto: la Barbie è una bellezza classica, tu no”.



Quindi le è stato chiesto un pregio di Salvini, il suo attuale leader: “Ne ha tanti, mi piace molto l’umanità, profonda e umana molto di più di come viene descritta. Prima di Natale sono andata a trovarlo per fargli gli auguri senza appuntamento nel suo ufficio al Senato. Lui era al telefono e stava parlando di un’adozione a distanza con la sua fidanzata, con una comunità religiosa che si occupa di bambini profughi ed ho pensato che questo non viene mai raccontato. Un difetto? Salvini ha me ha dato la seconda vita politica, e in questo momento davvero non ne vedo”.



LAURA RAVETTO: “BERLUSCONI TI CAPISCE SUBITO”

Si passa quindi a parlare del suo ex datore di lavoro, Berlusconi: “E’ in grado di capire subito ciò che una persona vuole da lui, e promettergliela, ad alcuni dà e ad alcuni promette. Ha me ha dato tanto, mi ha portato in politica e devo ringraziarlo. Difetto? La sindrome di Versailles, è una sorta di Re Sole, è una tattica politica, attira a se le personalità e le mette a competere su chi è più bravo in certe regole di corte. Io non solo il tipo di donna di Berlusconi, a lui piacciono quelle più composte, io sono una hippie di destra ma l’ho sempre rispettato e lo rispetto tutt’ora. Non l’ho purtroppo più sentito da quando ho lasciato Forza Italia, spero di sentirlo e che stia bene. Ciò che è emerso è che non se ne è dispiaciuto del mio addio, quello che mi ha riferito una persona vicina era invece diverso”.



Laura Ravetto è comunque molto ansiosa nonostante quanto traspari pubblicamente: “Sono un po’ ansiosa, ho ansie di vario tipo soprattutto legate alla respirazione, sono claustrofobica, la notte mi sveglio per sentire la pancia di mia figlia che respira, ma sto vincendo io”. E ancora: “Mi dicono che sono sensuale, io mi sento abbastanza sexy”, per poi parlare dell’operazione chirurgica al seno: “Io adoro l’assenza di forma, la trovo una cosa di classe. Quando è nata mia figlia Clarissa avevo una quinta, e quando la quinta è tornata a zero/uno mi sono sentita di rifarla, come credo succede a molte donne. Non ho fatto altri interventi estetici ma non ho niente contro la chirurgia estetica”.

LAURA RAVETTO: “FERITA QUANDO MI HANNO ACCUSATA DI DROGARMI”

C’è stata una volta in cui Laura Rovetto si è sentita ferita, quando l’hanno accusata di prendere sostanze stupefacenti: “Ho una distanza siderale da qualsiasi cosa che possa annebbiare il cervello, mai avvicinata alla droga, e i detrattori hanno messo in giro questa voce che io prendevo delle sostanze. Un anno i deputati vennero sottoposti a test antidroga su base volontaria, io lo feci immediatamente e qualche giorno dopo comparve un articolo su un’anonima donna giovane di destra trovata positiva. Poi mi ha chiamato Berlusconi mi ha detto che mi avrebbe risolto la cosa. Io son diventata una furia pensando a chi avesse in giro queste voci. Ma invece non ero io”.

C’è spazio anche per l’amore, per il marito, Dario Ginefra: “Il suo è stato un esempio di amore puro, un amore totalizzante, mai sentito così amata e voluta”. Eppure un giorno Laura Ravetto scrisse un tweet in cui diceva di essere single: “Mi aveva fatto molto arrabbiare, aveva fatto una cosa molto grave, ero davvero arrabbiata e mi volevo vendicare, ho fatto la belva. Zona tradimento? Sì, zona. Mi ha risposto con una lettera su La Stampa e io mi sono vergognata tantissimo, ma se ci penso adesso dico, che uomo, lui si è esposto mica da ridere. Mi ha dimostrato di difendermi a qualunque costo, io non uso il tanga comunque, preferisco le coulotte”. Infine, svela: “Cosa mi commuove? Qualunque cosa abbia a che fare con i bambini e sono anche un po’ facile alla lacrimuccia, mi commuovono anche alcune pubblicità. Mi commuovo anche facendo alcune pratiche di yoga, quelle in cui tu sei costretto a ribaltare il tuo punto di vista”.