Laura Valente è stata la voce dei Matia Bazar dopo l’addio di Antonella Ruggiero. La cantante e moglie di Mango ha condiviso alcuni anni con la storica band protagonista della nuova puntata di Techetechetè in onda oggi, lunedì 17 agosto 2020, su Raiuno. Il programma di video-frammenti, infatti, è interamente dedicata alla band musicale nata nel 1975 e composta inizialmente da Carlo Marrate, Aldo Stellita, Piero Cassano e Giancarlo Golzi. Dopo l’addio nel 1989 di Antonella Ruggiero è proprio la cantante a prendere il posto della straordinaria interprete portando in giro per l’Italia e il mondo la musica dei Matia Bazar. Intervistata da Tiscali (data 19 novembre 2019) ha ricordato così il suo ingresso nella band: “diciamo che allora avevo una buona dose di incoscienza. Mi sono buttata, dopo tanti no che avevo detto. Anche se sapevo che sarebbe stato impegnativo. La prima esibizione l’abbiamo fatta ad Amsterdam in Piazza Dam. Un mega concerto, ma non ho sentito alcun peso. Poi certo quando è partito il tour in Italia è stato diverso. A metà tour avevo perso la voce: urlavo troppo perché ogni sera dovevo dimostrare di essere all’altezza. Poi ho imparato a gestire la cosa e capito che non può essere una gara. E’ stato un periodo bellissimo della mia vita”.
Laura Valente “dopo i Matia Bazar non ho mai smesso di cantare”
Nonostante il grande successo con i Matia Bazar, anche Laura Valente ha deciso ad un certo punto della sua carriera di lasciare la band. “In realtà ho deciso di lasciare i Matia Bazar quando è mancato Aldo Stellita ed è entrato Piero Cassano” – ha dichiarato la moglie di Mango a Tiscali (data 19 novembre 2019) precisando – “li ho capito che non c’erano più le condizioni artistiche per restare nel gruppo. Non ho mai smesso di cantare ma comunque vivendo a Lagonegro (ha abitato li per 23 anni e Mango era molto legato alla sua terra) non era semplice assentarsi per interviste e altri e ho scelto di stare con i miei bambini. La priorità è sempre stata la mia famiglia”. Una scelta legata alla famiglia, all’amore per il grandissimo Mango e per i suoi figli. Parlando di Mango, la cantante si è poi soffermata sul progetto musicale dal titolo “Tutto l’amore che conta”, un disco celebrativo per ricordare la grande voce e carriera del cantautore di Lagonegro: “è un opera dovuta, perché Pino ha rappresentato una pagina unica per la musica italiana. E abbiamo cercato di creare una sorta di compendio delle sue tante sfaccettature. Mio marito non è stato un artista facile da inquadrare, era poliedrico ma soprattutto molto talentuoso: era un autore che scriveva canzoni meravigliose, ma aveva anche una vocalità incredibile che gli ha permesso di spaziare e di interpretare brani di altri artisti. In più negli ultimi anni aveva anche sviluppato una capacità letteraria molto importante che l’aveva portato a pubblicare due raccolte di poesie. Una terza era rimasta nel cassetti e l’abbiamo pubblicata dopo che è mancato”.