Paola e Silvia Zani, le figlie di Laura Ziliani, hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere in occasione dell’interrogatorio di garanzia. Dopo circa 40 minuti è terminato il faccia a faccia tra le ragazze e i magistrati, per poi recarsi nel carcere dove si trova Mirto Milani con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Per la procura sarebbero stati i tre ad uccidere l’ex vigilessa 55enne per impossessarsi dell’eredità. I lati oscuri sono ancora numerosi e per questo, come rivela l’inviato di Lombardia Nera, i magistrati potrebbero tornare in carcere dai tre indagati in cerca di risposte. I tre indagati hanno la medesima difesa ma con molta probabilità ci sarà presto una divisione con la nomina di nuovi legali difensori.
L’ex poliziotta Viviana Bazzani, ha commentato: “Gli inquirenti avevano dei dubbi già dopo due giorni su alcune dichiarazioni delle figlie. Non erano state precise, quel giorno tutto era non preciso”. Ad oggi non è ancora chiaro come sia morta Laura Ziliani. A tal proposito a parlare a Pomeriggio 5 è stato il medico curante dell’ex vigilessa che ha dichiarato: “Laura Ziliani non ha mai preso ansiolitici. Nel database del mio computer non risulta nessun farmaco di quel tipo – ha spiegato il dottore – neanche a seguito della morte del marito, avrà preso al massimo quattro gocce di Valium il giorno dopo, per il resto era una donna sana come un pesce”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LE PAROLE DEL PARROCO SU MIRTO MILANI: “DOPPIA PERSONALITA'”
Mirto Milani non sarebbe il ragazzo che tutti conoscevano. Ne è convinto Don Andrea Pedretti, parroco di Roncola San Bernardo (Bergamo), il quale a distanza di qualche giorno dall’arresto del giovane accusato dell’omicidio di Laura Ziliani ha commentato in una intervista a Fanpage.it la terribile vicenda: “Conosco un ragazzo riservato e piuttosto chiuso. Non riconosco la persona che descrivono dalle carte. Chissà chi è veramente”. Al prete il giovane aveva confessato di essere preoccupato per la scomparsa della madre della fidanzata e si era detto scosso dopo un primo interrogatorio: “Era sconvolto perché lo avevano sentito i carabinieri e quindi era rimasto provato dall’interrogatorio”.
Commentando l’ordinanza e la descrizione che si fa di mirto, il parroco ha proseguito: “Io ho letto l’ordinanza e come tutti quelli che l’han letta sono rimasto basito da quello che c’è scritto. Quel dipinto lì non è il Mirto che conosco, poi sarà lui? Vuol dire che avrà una doppia personalità”. Nonostante lui suonasse in chiesa, il prete neppure sapeva che fosse fidanzato da 10 anni. “Mi aspetto che la giustizia faccia il suo lavoro e che la verità emerga”, si è limitato a chiosare don Andrea. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MOTE LAURA ZILIANI, NUOVI DETTAGLI
La morte di Laura Ziliani, la vigilessa trovata priva di vita in estate nel Bresciano, si arricchisce di nuovi dettagli. Mentre le figlie Paola e Silvia Zani e il fidanzato di quest’ultima, Mirto Milani, sono stati arrestati con l’accusa di omicidio, “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele, ha reso note le dichiarazioni della persona che ha ritrovato la seconda scarpa appartenente alla vittima. “Lungo via Saletti, dal campo di calcio verso Ponte di Legno, ho notato una coppia di giovani – ha affermato –. Raggiungevano un’area boschiva, guardandosi intorno. Lui si addentrava tra la vegetazione, mentre lei si allontanava lungo la strada”.
Successivamente, “mentre il ragazzo proseguiva la marcia dentro il bosco, la ragazza effettuava movimenti utili a non volersi fare riconoscere. Quando è passata un’auto, lei ha rivolto il viso verso il bosco e ha fatto finta di raccogliere qualcosa da terra. Poi, è giunta sino al cassonetto del verde, ha girato dietro di esso ed è tornata sui suoi passi verso il ragazzo. A circa 10 metri dal cassonetto ,ho notato il ragazzo risalire sul canaletto e si sono riuniti”.
LAURA ZILIANI: LA MAIL CHOC DI UN TESTIMONE ANONIMO
La deposizione del soggetto che ha rinvenuto la calzatura prosegue così: “In corrispondenza del punto dal quale avevo visto il ragazzo uscire dal bosco e rientrare sulla strada, ho notato adagiata a terra una scarpa di colore violetto con strisce arancioni. Posso dire con sicurezza che si trattava di una scarpa per il piede sinistro”.
Intanto, il 16 maggio 2021 (otto giorni dopo la sparizione della vigilessa) è giunta una mail anonima alla polizia locale della val Camonica, scritta da un presunto testimone che avrebbe visto Laura Ziliani priva di sensi a spalle presumibilmente di Mirto: “Ho visto il nostro vicino di casa che ha preso sulle spalle una signora priva di sensi dalla loro macchina – ha affermato il diretto interessato –. Ho appreso si trattasse della signora Laura il giorno seguente. Sono stato pagato per serbare il silenzio, ma sono pronto a negoziare un nuovo accordo”.