Il caso Laura Ziliani ha tenuto ancora una volta banco a “Quarto Grado”, trasmissione televisiva di Rete 4 condotta da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero e andata in onda nella serata di venerdì 28 ottobre 2022. In particolare, sono stati mostrati alcuni stralci audiovisivi delle testimonianze rese durante il processo dalla madre della vittima, Marisa Cinelli, e dal compagno della Ziliani, Riccardo “Marino” Lorenzi.
Quest’ultimo, in particolare, ha dichiarato: “Avevo visto le figlie due o tre volte. Quel fine settimana, Laura mi aveva detto che la domenica sarebbe andata a fare una camminata con Paola e Silvia ed era molto contenta di stare con loro. Quando è scomparsa, mi ha avvisato un agente della guardia di finanza: subito mi sembrava uno scherzo, una cosa quasi impossibile. Inizialmente speravo si fosse fatta male camminando, poi, dopo qualche giorno, ho cominciato a pensare che potesse esserle successo qualcosa. Nei giorni delle ricerche le figlie mi tenevano quasi lontano”. Laura Ziliani, peraltro, gli aveva confidato gli episodi di profonda stanchezza e di sonno che aveva avuto e Lorenzi ha rivelato davanti ai giudici che “io le dissi ‘ti hanno dato dei tranquillanti, ti hanno avvelenato’, con riferimento alle sue figlie. Avevamo discusso per questo, lei mi aveva risposto che era impossibile, perché erano le sue figlie”.
LAURA ZILIANI, LA MADRE: “ERO INCREDULA, NON RIUSCIVO A CAPIRE”
Marisa Cinelli, madre di Laura Ziliani, ha invece raccontato che in un orario insolito sua nipote Silvia l’aveva contattata per comunicarle la sparizione della figlia: “Subito pensavo che Laura fosse uscita, ma mi mandava in confusione il fatto che le mie nipoti mi avessero chiamato in un orario insolito”, ha asserito la donna in tribunale.
Dopo quella chiamata “sono stata tranquilla, fino a quando non mi hanno avvisato che non la trovavano. Non mi sembrava giusto che lei fosse andata via così, senza dire niente a nessuno. So che c’erano discussioni in famiglia per via delle case, perché magari una cosa che faceva Laura alle figlie non andava bene e viceversa. Durante le ricerche, sono andata dalle mie nipoti e ho parlato con loro: piangevano, ma io ero un po’ incredula, non riuscivo a capire. Davano l’impressione di poca preoccupazione”.