A “Ore 14”, programma di Rai Due condotto da Milo Infante e andata in onda nel pomeriggio di oggi, giovedì 7 ottobre 2021, è stata trasmessa la testimonianza del sindaco di Temù, Giuseppe Pasina, il quale ha rilasciato un’intervista esclusiva all’inviata del format pomeridiano. In particolare, il primo cittadino ha commentato il caso legato alla morte di Laura Ziliani, rivelando che “l’aria che si respirava nella famiglia era abbastanza agitata. Laura aveva anche paura del comportamento e del carattere molto determinato delle figlie, che volevano raggiungere il loro obiettivo: avere tutto per loro il patrimonio materno”.



Il sindaco del Comune del Bresciano ha però puntualizzato che l’ex vigilessa pensava però anche alla terza figlia, Lucia, alla quale voleva garantire un futuro positivo, realizzando una specie di comunità a Brescia per essere certa del fatto che non rimanesse sola in futuro: Le due sorelle, Paola e Silvia, non erano assolutamente d’accordo con questo progetto – ha confessato ancora Pasina –. Loro volevano essere nominate tutrici della sorella, per avere a disposizione il patrimonio di Laura”.



LAURA ZILIANI NASCOSTA IN UN CASOLARE DI SUA PROPRIETÀ PRIMA DEL RITROVAMENTO?

Nel prosieguo di “Ore 14”, è stata poi formulata l’ipotesi che il corpo di Laura Ziliani dopo l’omicidio sia stato custodito all’interno di un casolare in pietra di proprietà (per il 50%) della stessa donna. La trasmissione di Rai Due ha sottolineato come il fabbricato sorga vicino alla pista ciclabile, dove il cadavere della vittima è stato trovato ad agosto. Non ci sono telecamere in zona e nel giro di cinque minuti si arriva al luogo del rinvenimento della salma: gli investigatori stanno setacciando l’area per fare luce su questa ipotesi e, nel frattempo, continuano a cercare anche nei vari appartamenti di Laura Ziliani (25 immobili e 11 terreni agricoli).



In ogni caso, è totalmente escluso che il cadavere sia rimasto per tre mesi accanto alla pista ciclabile: a confermarlo è stata l’autopsia, che ha riferito che il corpo di Laura non presentava segni compatibili con il luogo dove è stato trovato, sul greto del fiume Oglio, al di sotto di un leggero strato di limo. Infatti, qualora fosse sempre rimasto lì, i suoi organi sarebbero stati in condizioni peggiori.