Il caso di Laura Ziliani stamane a Mattino5, programma in onda ogni mattino, da lunedì a venerdì su Canale 5. Il talk show condotto da Federica Panicucci ha intervistato Giuseppe Pasina, il sindaco di Temù, il paese della provincia di Brescia dove l’ex vigilessa risiedeva. Proprio il primo cittadino assieme ad Emanuele Canta, ha ripercorso il possibile tragitto che Mirto Milani, e le due figlie Silvia e Paola, avrebbero forse compiuto per trasportare il cadavere di Laura Ziliani dalla sua abitazione, dove è deceduta, al luogo dove è stata poi ritrovata: “L’hanno caricata nel box, magari coperta con un materasso, è l’ipotesi che si pensa. In linea di massima dovrebbero averlo fatto al mattino notte o di presto”.
“Siamo ai primi di giugno – ha proseguito il sindaco di Temù – e a quest’ora non c’è ancora nessuno. Qui la Ziliani e le figlie venivano quasi quotidianamente a camminare, questo tratto qui lo conoscono benissimo”. Poi ha continuato Giuseppe Pasina: “Si può arrivare solo dalla pista ciclabile o attraverso i prati, ed è una vita molto più breve”. Nel corso del tragitto è stata mostrata anche la zona dove era stata scavata la buca poi ritenuta forse troppo piccola, destinata proprio a Laura Ziliani: “Ricordiamo che il corpo dell’ex vigilessa – ha sottolineato Emanuele Canta – era stato trovato da un bambino che passava sulla pista ciclabile. Un punto importante era che il corpo doveva essere rinvenuto in quanto in caso contrario non si sarebbe potuto sbloccare l’eredità. Questo non sarebbe stato il luogo ideale se invece non si voleva far trovare il cadavere”.
LAURA ZILIANI, LA SVOLTA NELLE INDAGINI DOPO LA CONFESSIONE DEL TRIO
Ricordiamo che la svolta nelle indagini è giunta la scorsa settimana quando Mirto Milano, nonché appunto due delle tre figlie di Laura Ziliani, leggasi Paola e Silvia, hanno deciso di confessare l’assassinio della donna: la vittima sarebbe stata inizialmente narcotizzata ma visto che la stessa non si addormentava, sarebbe stata in seguito strangolata a mani nude. Il trio aveva pensato di uccidere la donna ad aprile del 2021, un mese prima dell’effettivo omicidio, ma in quell’occasione Mirto Milano si era tirato indietro non trovando il coraggio di compiere un gesto così folle.