In un eventuale processo sull’omicidio di Laura Ziliani, contro le due sorelle Zani e Mirto Milani, il Comune di Temù sarebbe pronto a costituirsi parte civile. E’ quanto emerso nei giorni scorsi in merito al caso affrontato nel corso della trasmissione di Antenna 3, Lombardia Nera. Lo stesso Comune, infatti, si ritiene danneggiato da questa inquietante vicenda. Adesso, sorge un altro dubbio: è possibile che le due sorelle Silvia e Paola abbiano pensato di puntare alla perizia psichiatrica al punto da aver messo in atto, prima del loro arresto, dei comportamenti singolari? I vicini di casa, incuriositi dalle stranezze delle due giovani, avevano iniziato a riprenderle con i cellulari.



Armata di carta e penna, Silvia Zani è stata immortalata mentre ritraeva su un foglio le case di fronte e l’ospedale dove fino a poco tempo fa era stata ricoverata in psichiatria. Il comportamento notato a pochi giorni dal suo arresto nasconde una strategia futura ben precisa? Si tratta solo di una suggestione da parte dei vicini di casa o c’è qualcosa in più?



Laura Ziliani, sorelle Zani premeditavano perizia psichiatrica?

A commentare il video mostrato in queste settimane da Lombardia Nera sulla figlia di Laura Ziliani, è stata la psicologa Anna Maria Casale, che ha spiegato: “Questo video, unitamente ad altre testimonianze di chi l’ha vista saltellare per strada, ci dicono che prima della scomparsa e della morte della madre non avevano questi comportamenti”.

L’idea della psicologa è che “loro si stiano goffamente preparando per una eventuale perizia psichiatrica e quindi per ottenere una semi infermità o una infermità mentale”. A condividere la stessa ipotesi è stata anche Lucia Bramieri, presente in studio: “Si fanno passare per fuori di testa per avere uno sconto di pena”, ha commentato, “è evidente che stanno giocando su questa cosa”. A parlare ai microfoni di Lombardia Nera è stato il vicino di casa, che ha mostrato un altro video in cui sul balcone, Silvia Zani sembrava sorridesse da sola. Il video in questione risale alla mattina del 18 settembre scorso. “Loro erano indagate, è normale che ti dà da pensare”, ha commentato l’uomo. “A occhio nudo si vedeva che si metteva a ridere da sola”, ha aggiunto. “Se vogliono far apparire quello che volevano loro…”, ha proseguito. Il vicino era rimasto molto colpito soprattutto da Silvia Zani: “Mi aveva colpito per la situazione in cui erano. Sorrideva ma sul balcone era sola, forse c’era qualcuno all’interno”.