La trasmissione di Rete 4 “Quarto Grado”, condotta da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, è tornata a occuparsi del caso Laura Ziliani, l’ex vigilessa di Temù uccisa dal “trio diabolico” formato dalle figlie Paola e Silvia Zani e da Mirto Milani, tutti rei confessi. Nel corso del processo in svolgimento, è stato ascoltato un testimone chiave: si tratta di Claudio Marchioni, 39 anni, residente a Pontagna, a 1,5 chilometri da Temù. Per primo l’uomo ha collocato Silvia e Mirto sulla scena di uno dei depistaggi del caso. Era il 25 maggio 2021 e Laura Ziliani era scomparsa da 17 giorni. Fino a quel momento, di lei era stata rinvenuta solo una scarpa in un fiume.
A Pontagna, il teste ha riferito di avere visto, mentre beveva un caffè, due ragazzi aggirarsi con fare sospetto: “Ho notato che salivano in direzione Ponte di Legno. A un certo punto della strada hanno iniziato a guardarsi in giro e a parlare fra di loro. Dopodiché, il ragazzo è entrato nel boschetto, mentre la ragazza ha proseguito a camminare sul bordo strada. A quel punto ho preso un binocolo, seguendo i loro spostamenti. Ho riconosciuto una delle sorelle Zani, Silvia, che vedevo parecchie volte in giro per strada o nei boschi. A un certo punto, da Temù arrivava una Fiat Panda verde e in quel momento lei si è girata, come se stesse per raccogliere qualcosa. Secondo me, in realtà, voleva nascondersi rispetto all’auto che stava sopraggiungendo. Sono andato anche io nel bosco e, nel punto dal quale Mirto era appena risalito, mi sono trovato davanti a una scarpa. Sono rimasto spaventato, ma non l’ho assolutamente toccata”.
LAURA ZILIANI, IL TESTIMONE CHIAVE: “PER POCO NON INCIAMPAVO SU QUELLA SCARPA”
Il testimone chiave ha poi aggiunto che, per poco, quasi non inciampava su quella scarpa, nascosta dalla vegetazione. Dopo averla notata, ha avvertito i carabinieri, che l’hanno fotografata e repertata: era la scarpa di Laura Ziliani, che faceva il paio con quella ritrovata lungo il corso d’acqua in precedenza.
In aula ha quindi parlato anche la soccorritrice della Guardia di Finanza Erica Vallory: “Durante le prime fasi della ricerca ho interloquito con entrambe le sorelle Zani. Mi hanno riferito che Silvia si era svegliata attorno alle 7 ed era andata in salotto. La mamma era con il telefono in mano sul divano. Poi mi è stato detto che hanno parlato delle ristrutturazioni che stavano facendo e della gita che avrebbero dovuto fare il giorno seguente per la festa della mamma. Con Mirto Milani ci siamo recati alla macchina di Laura Ziliani e ho potuto vedere all’interno un paio di zaini sportivi e una busta”.