Il caso di Laura Ziliani è al centro della puntata di oggi di Chi l’ha visto?. Il programma di Rai Tre condotto da Federica Sciarelli torna ad occuparsi della misteriosa morte della donna di 55 anni scomparsa nel nulla da Temù (lo scorso 8 maggio, salvo essere ritrovata senza vita l’8 agosto, nell’acqua del fiume Oglio. La vittima, vedova dal 2012, è stata rinvenuta nello stesso paese da cui era sparita tre mesi prima. Indosso non aveva alcun abito da montagna, ma solo brandelli di quella che forse era una vestaglia o un pigiama.



Ad essere indagare dalla procura di Brescia per omicidio volontario e occultamento di cadavere sono due delle tre figlie di Laura Ziliani. Le stesse che, prima di essere iscritte nel registro degli indagati insieme al fidanzato di una di loro, un 30enne di Lecco, rivolgevano un accorato appello senza trattenere le lacrime: “Qualunque cosa potrebbe aiutarci a trovarla, vi prego“.



MORTE LAURA ZILIANI: FIGLIE INDAGATE?

Sono tanti gli elementi che rendono quello della morte di Laura Ziliani un vero e proprio giallo. Le due figlie hanno raccontato di aver avuto appuntamento con la mamma la mattina della scomparsa. La donna, però, non si sarebbe mai presentata all’incontro con le figlie e, stando al loro resoconto, sarebbe uscita alle 7:00 per un’escursione a piedi. Più tardi avrebbe dovuto fare ritorno nella villa di famiglia per aiutare le figlie a sgomberare alcuni rifiuti. Per la sua passeggiata, Laura Ziliani non avrebbe portato con sé né il cellulare né il Gps.



Un atteggiamento quanto meno imprudente per una camminata in montagna, a maggior ragione considerando che il marito anni prima morì proprio per un incidente in montagna, venendo travolto da una valanga. Uno dei punti meno chiari è quello che ha a che fare con il ritrovamento di una delle sue scarpe vicino ad un ponticello: quello di Laura Ziliani può essere stato un gesto volontario? E perché le figlie avrebbero dovuto ucciderla? Si parla di un movente economico, secondo Fanpage, la trasformazione della villa in B&B sarebbe stato un motivo di discussione ricorrente in famiglia.