E’ passata una settimana esatta da quando le due figlie di Laura Ziliani, le sorelle Silvia e Paola Zani, sono detenute nel carcere di Brescia, sospettate insieme al fidanzato Mirto Milani di aver ucciso la 55enne. Le due sorelle si trovano nella medesima cella. Potrebbero uccidere ancora e inquinare le prove secondo il gip che ha confermato la loro permanenza in carcere. Nelle ultime ore, come emerso nel corso di Ore 14 di ieri, ci sarebbe inoltre un nuovo elemento e che avrebbe a che fare con la terza figlia di Laura Ziliani, Lucia: per i tre indagati la ragazza avrebbe costituito un ostacolo al loro disegno criminale di appropriazione in modo esclusivo del patrimonio della donna.
Inoltre, da quanto emerso nelle ultime ore, il trio criminale avrebbe cercato di limitare il ruolo che avrebbe potuto avere la terza figlia con un ritardo cognitivo. Dalle carte emerge che Mirto avrebbe detto più volte che Laura data troppi soldi a Lucia (circa 25 euro a settimana) e quest’ultima avrebbe dato una testimonianza importante parlando delle liti in famiglia. Si sa inoltre che i beni della Ziliani ammontano a circa 3 milioni di euro e 15 appartamenti, oltre una serie di terreni agricoli tra il Bresciano e l’alta Val Camonica ereditati dall’ex marito. Il timore del trio è che si sarebbero potuti inserire altri parenti nell’asse ereditario come zii materni e la nonna. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Caso Laura Ziliani nella puntata di Quarto Grado: le novità
Il caso di Laura Ziliani ha ancora numerosi enigmi da risolvere e questa sera la trasmissione Quarto Grado se ne occuperà nel corso della nuova puntata facendo il punto sulle ultime novità. La svolta successiva al ritrovamento del corpo dell’ex vigilessa 55enne ed all’arresto delle due figlie Silvia e Paola Zani e del loro fidanzato Mirto Milani è stata rappresentata dal risultato dell’autopsia eseguita sul corpo della vittima. Intanto dopo essersi avvalsi tutti e tre della facoltà di non rispondere, il giudice ha ritenuto necessario confermare il carcere poiché ritenuti tutti pericolosi.
Mentre sono in corso le indagini al fine di ricostruire l’esatta dinamica e le responsabilità di ciascun soggetto coinvolto, l’accento si posa in particolare su una delle figlie, Silvia Zani. Quest’ultima, stando a quanto reso noto da Fanpage.it, avrebbe tentato di depistare le indagini con commenti ad hoc postati sotto alcuni video su YouTube della trasmissione Estate in diretta, che come molte altre si è occupata del giallo. “Sono io che sono troppo frustrata per l’orribile morte di una persona come lei, per cui piango ogni giorno e fino all’ultimo ho sperato fosse ancora viva”, è solo uno dei commenti. La 27enne avrebbe inoltre usato parole di grande stima nei confronti della madre definendola “straordinaria”. I commenti risalgono a circa un mese fa, dopo il ritrovamento del corpo di Laura Ziliani e prima del loro arresto.
Laura Ziliani, depistaggi: figlie interessate al patrimonio?
I depistaggi sono al centro del giallo di Laura Ziliani. Secondo la procura di Brescia che indaga al caso, i tre arrestati per l’omicidio volontario e l’occultamento di cadavere dell’ex vigilessa avrebbero cercato di depistare gli investigatori piazzando scarpe e jeans della donna durante le ricerche del corpo al fine di far credere che si fosse trattato davvero di un incidente in montagna. Mirto avrebbe persino tentato di far credere che la donna avesse dei debiti e che fosse fuggita.
Il patrimonio di Laura avrebbe spinto i tre arrestati a compiere il fatto di sangue. Nuove rivelazioni sono giunte nelle passate ore dalla trasmissione Pomeriggio 5. A parlare è stato il sindaco Giuseppe Pasina, il quale ha svelato: “Laura Ziliani aveva detto di voler destinare alcune delle sue case alla terza figlia”. Potrebbe essere stata questa sua decisione a scatenare l’ira delle altre due figlie? Il primo cittadino ha lanciato accuse molto pesanti contro entrambe: “Sono due ragazze cattive, peggio del padre, hanno una testa diabolica, discutevano parecchio con la madre perché volevano essere tutrici della sorella Lucia così da ottenere quella parte di patrimonio”. E rispetto al rapporto di Mirto con entrambe le sorelle ha concluso: “Laura lo sapeva e le dava fastidio. Era una situazione che si trascinava da tempo”.