Lauren Weisberger continua ad essere accostata ad uno dei suoi lavori più fortunati: il film Il Diavolo veste Pradadirettrice di Vogue America, Anna Wintour. La scrittrice infatti è stata assistente dell’icona della moda per un anno, poi si è messa all’opera con la scrittura e ha raccontato il dietro le quinte di un mondo autoritario quanto eccentrico e imprevedibile. Al centro tuttavia la carriera incrollabile costruita dalla Wintour nel corso della sua vita, all’interno di uno dei settori in cui la competizione è un po’ come il pane quotidiano. “Odia essere al centro dell’attenzione”, ha rivelato Michele Obama durante l’inaugurazione dell’Anna Wintour Costume Center. Eppure sa come finire sotto ai riflettori, fin dagli anni della giovinezza in cui ha scelto di ribellarsi alle sterili divise scolastiche, puntando tutto su minigonne vertiginose e uno stile più simile a quello di Mary Quant.



Lauren Weisberger, il seguito de Il Diavolo veste Prada in un momento particolare

Lauren Weisberger ha scritto il seguito del suo bestseller Il diavolo veste Prada in un momento particolare della sua vita: era in dolce attesa. Il desiderio della scrittrice però era di riuscire a dare un seguito al suo capolavoro e che uscisse in tempo per il decimo anniversario dalla prima pubblicazione. “Ho vomitato tutti i giorni per i primi cinque mesi”, ha detto a Io Donna diversi anni fa, “ma non mi sono mai fermata. Ero curiosa di sapere come si erano sviluppate le loro vite e dieci anni dopo sembrava un tempo perfetto per farlo”. Il film verrà trasmesso oggi, lunedì 18 maggio 2020, su Canale 5. Il secondo libro invece, La vendetta veste Prada, è meno personale del precedente. Anche se contiene degli elementi tratti dalla vita quotidiana della scrittrice, “Come il matrimonio, la maternità e l’equilibrio fra lavoro e famiglia”. Nonostante abbia diversi vantaggi, come un lavoro flessibile, un marito presente e dei mezzi economici, per la Weisberger non è stato semplice destreggiarsi fra i due mondi. “Corro sempre contro il tempo”, ha detto, “e contro i sensi di colpa“. Nel racconto, Andy Sachs prende le distanze da Amanda e riesce a sfuggirle, salvo poi ritrovarsela per via di un nuovo lavoro. Un altro confronto per le due donne, così diverse fra loro. “Quasi impossibile ripetere l’impresa della prima volta”, ha detto l’autrice, “ma rimangono la pressione da parte dell’editore e la voglia di non deludere il pubblico“. Della critica invece non le è mai importato nulla. Preferisce concentrarsi sui pareri dei lettori. “Sanno essere altrettanto schietti“, ha sottolineato, “ma sono i soli capaci d’influenzare la mia scrittura”.

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