Lautaro Martinez si racconta a Repubblica e spiega il legame con Romelu Lukaku. «Abbiamo avuto esperienze dure che ci hanno rafforzato». Il riferimento dell’attaccante dell’Inter è alla loro infanzia. «Aver vissuto esperienze dure ti rafforza. Ti aiuta a tenere i piedi per terra e a lavorare con umiltà, in questo siamo simili». E poi aggiunge: «Conserva un cuore nobile». Il loro segreto è aiutarsi, ma nella partita contro il Genoa non potrà farlo: non ci sarà nell’ultimo impegno del 2019 per i nerazzurri. Nella partita con la Fiorentina è stato ammonito, quindi è scattata la squalifica. Ma l’argentino resta tranquillo. «Il nostro punto di forza è la mentalità. Lo dimostra l’impegno dei compagni che hanno rimpiazzato i tanti infortunati. Avevano giocato poco ma sono stati pronti fin da subito». Nel frattempo Lautaro Martinez volge uno sguardo al futuro: «L’interesse degli altri club certifica che sto lavorando bene, ma io sono felice all’Inter. E poi mi fido di Conte».
INTER, LAUTARO MARTINEZ: DA LUKAKU AD ANTONIO CONTE
L’Inter deve migliorare secondo Lautaro Martinez nel chiudere le partite, ma questo è uno step di crescita che può raggiungere grazie al lavoro di Antonio Conte. Secondo l’attaccante dell’Inter è lui la chiave della rinascita nerazzurra. «I suoi allenamenti sono durissimi ma è indispensabile quando giochi cinque partite in due settimane. Abbiamo imparato a conoscerci in fretta, apprezzo la sua passione per il calcio», ha detto a Repubblica. Prima della partita contro il Barcellona gli ha detto una frase: «Ha fatto esplodere il mio gioco. Gliene sarò sempre grato, parole preziose che custodisco e che sono solo per me». Ma c’è da “combattere” con la Juventus per lo scudetto. «Loro sono molto forti, ma abbiamo imparato a non fare paragoni. Il riferimento siamo noi stessi». Invece su Icardi ha spiegato: «Quando sono arrivato qui mi ha dato non una mano, ma due per ambientarmi. Ci sentiamo ancora, siamo amici ed è contento di come sto andando nell’Inter».