COS’È LA LAVANDA DEI PIEDI, PERCHÈ SI CELEBRA E COSA RAPPRESENTA: L’AMORE DI GESÙ PER GLI UOMINI

Uno dei momenti di più intensa tenerezza e umiltà della storia di Gesù riguarda il rito della Lavanda dei Piedi durante il Giovedì Santo, appena prima della Messa in Cena Domini che celebra la famosa Ultima Cena del Cristo con gli Apostoli prima della Passione e morte in croce. Molti ancora si domandano: che cosa è la lavanda dei piedi? Nel pieno della Settimana Santa prima della Pasqua, la Chiesa fa memoria storica dei gesti compiuti dal Signore nel pomeriggio prima dell’Ultima Cena, prima insomma che il discepolo Giuda Iscariota tradisse Gesù “consegnandolo” ai capi dei sacerdoti per l’arresto. La Lavanda dei Piedi è il simbolo però per eccellenza della gratuità di Dio nell’abbassarsi fino al gesto più umile e “basso” che un uomo poteva compiere all’epoca: Gesù è il Re dei Re che pochi giorni prima era entrato acclamato dalla folla a Gerusalemme durante la Domenica delle Palme, ma poche ore dopo eccolo di nuovo chinato sui propri discepoli per lavargli i piedi prima della cena.

La Lavanda era una antica simbologia legata al tema dell’ospitalità: di fatto era un dovere della moglie per il marito, o del figlio verso il padre, ma soprattutto dello schiavo verso il padrone. E così infatti con Gesù chinato a lavare i piedi agli apostoli sono loro i primi a rifiutarsi inizialmente: «Signore tu lavi i piedi a me?», quasi lo “ammoniva” Pietro nei Vangeli. La risposta è però netta e allo stesso tempo premonitrice: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo». Come spiegava alla stampa Vaticana in occasione del Giovedì Santo 2022 Don Luigi Epicoco, assistente ecclesiastico del Dicastero per la Comunicazione, tra i gesti di Gesù durante la Settimana Santa quello della Lavanda dei piedi è il meno “criptico”: «c’è il senso del sacerdozio. L’amore è innanzitutto mettersi a servizio della miseria dell’altro, è amarlo nella sua miseria». Con il gesto della Lavanda dei piedi, Cristo mostra la totalità del suo servizio ai discepoli, che saranno poi i primi preti della storia cristiana: «Egli, che davvero è il Figlio di Dio, si mostra a ciascuno di noi come colui che serve, e vuole che chiunque parli e agisca in nome suo, assuma la postura di colui che serve. Lavare i piedi significa non soltanto il gesto del servire, ma il gesto del toccare anche la parte più indegna degli altri, la parte più sporca, più misera».

PAPA FRANCESCO E IL RITO DELLA LAVANDA DEI PIEDI IN CARCERE: DOVE SI TERRÀ IN QUESTO GIOVEDÌ SANTO 2024

Fin dall’inizio del suo Pontificato, Papa Francesco ha voluto assimilare il gesto della Lavanda dei piedi a dei “discepoli” molto particolari, ovvero i detenuti delle carceri sparse fuori dal Vaticano, tra Roma e il resto del Lazio: «lava i piedi a tutti noi. Gesù non si spaventa mai delle nostre debolezze, non si spaventa mai perché Lui ha già pagato, soltanto vuole accompagnarci, vuole prenderci per mano perché la vita non sia tanto dura per noi», raccontava lo scorso anno Papa Francesco ai detenuti della Casa Circondariale Minorile di Casal del Marmo durante la Messa in Cena Domini del Giovedì Santo. Gesù, il massimo esempio della storia di piena dignità in quanto Figlio di Dio, che si fa umile, quasi “indegno” nel pulire i piedi degli altri. Eppure non è un’immagine folcloristica come tiene a precisare ancora Bergoglio ai giovanissimi detenuti lo scorso anno: «durante la lavanda dei piedi voi pensate: “Gesù mi ha lavato i piedi, Gesù mi ha salvato, e ho questa difficoltà adesso”. Ma passerà, il Signore è sempre accanto a te, mai abbandona, mai».

Per la celebrazione del Giovedì Santo 2024 Papa Francesco ha scelto di lavare i piedi delle detenute nella Casa Circondariale femminile di Rebibbia a Roma: questo pomeriggio – senza una diretta video streaming per tutelare la privacy delle donne detenute – Papa Francesco celebrerà la Lavanda dei piedi e in seguito la Messa in Cena Domini: «Il 28 marzo, Giovedì Santo, alle ore 16 il Santo Padre si recherà, in forma privata, alla Casa Circondariale Femminile di Rebibbia in Roma, per celebrare la Santa Messa in Cœna Domini e incontrare le Detenute e gli Operatori della struttura», spiega un comunicato della Prefettura della Casa Pontificia. La scelta di effettuare il rito della Lavanda con i carcerati Papa Francesco l’ha direttamente adottata dal suo lungo periodo come arcivescovo a Buenos Aires nella sua Argentina: nasce tutto dal desiderio di vivere i momenti fondamentali della nascita del cristianesimo sempre immersi nelle “periferie esistenziali”, altro tema chiave al centro del Magistero di Bergoglio.