COS’È LA LAVANDA DEI PIEDI E COSA RAPPRESENTA
Come da tradizione del Vangelo di Gesù, il Giovedì Santo prima della Messa in Cena Domini viene celebrata la Lavanda dei piedi esattamente come il rituale compiuto due millenni fa dal Cristo con i discepoli, il pomeriggio prima dell’Ultima Cena (la stessa sera in cui venne arrestato dai farisei dopo il tradimento dell’apostolo Giuda). La Lavanda dei piedi è il simbolo per eccellenza dell’ospitalità e della gratuità: Gesù, il Figlio di Dio, si “abbassa” per lavare i piedi dei propri discepoli, pur sapendo che di lì a qualche ora uno di loro lo avrebbe tradito e gli altri poi si sarebbero dileguati dopo l’arresto. La lavanda dei piedi rientrava poi in una antica simbologia nel mondo antico legata sempre al tema dell’ospitalità: era un dovere della moglie verso il marito, del figlio verso il padre, dello schiavo verso il padrone.
“Signore tu lavi i piedi a me?”: così diceva Simon Pietro secondo i Vangeli, con Gesù che rispose: “Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo”. La “lezione” della Lavanda dei piedi rappresenta uno dei punti più alti dell’amore di Cristo per l’umanità: ai propri discepoli fedeli insegna infatti di seguirlo solo sulla via della generosità totale, un donarsi continuo anche con chi potrebbe “non meritarlo”. «Gesù – con un gesto che anche tocca il cuore – lava i piedi al traditore, quello che lo vende. Così è Gesù e ci insegna questo, semplicemente: fra voi, dovete lavare i piedi. È il simbolo: tra voi, dovete servirvi; uno serve l’altro, senza interessi. Che bello sarebbe se questo fosse possibile farlo tutti i giorni e a tutta la gente: ma sempre c’è l’interesse, che è come una serpe che entra»: così Papa Francesco nell’omelia della Messa in Cena Domini 2022, provando a spiegare davanti ai detenuti del carcere di Civitavecchia cosa sia realmente la Lavanda dei piedi.
GIOVEDÌ SANTO CON PAPA FRANCESCO: TORNA IL RITO DELLA LAVANDA DEI PIEDI CON I CARCERATI
«Io cercherò di fare lo stesso gesto che ha fatto Gesù: lavare i piedi. Lo faccio di cuore perché noi sacerdoti dovremmo essere i primi a servire gli altri, non sfruttare gli altri. Il clericalismo alle volte ci porta su questa strada. Ma dobbiamo servire»: Papa Francesco si rivolse così ai detenuti solo uno anno fa e anche in questo Giovedì Santo 2023 si ripeterà il gesto della Lavanda dei piedi nella tradizione iniziata con il suo Pontificato, ovvero all’interno delle carceri. Oggi 6 aprile 2023, Giovedì Santo e ultimo giorno di Quaresima, Papa Francesco celebrerà la Messa in Cena Domini e il rito della Lavanda dei piedi nel carcere minorile di Casal del Marmo a Roma.
Si tratta di un ritorno, visto che già nel 2013, al sua prima celebrazione del Giovedì Santo, il Santo Padre decise di dar via la tradizione della Lavanda dei piedi ad alcuni detenuti minorenni: «Lavare i piedi significa che dobbiamo aiutarci l’uno con l’altro», aveva detto Papa Francesco davanti ai carcerati minori di Casal del Marmo, «È mio dovere come prete e come vescovo essere al vostro servizio. Ma è un dovere che mi viene dal cuore: lo amo. Amo farlo perché il Signore così mi ha insegnato». Prosegue così oggi la tradizione delle carceri visitate dal Papa fin dal primo anno della sua elezione: Carcere minorile Casal del Marmo (2013), nel Centro Santa Maria della Provvidenza – Fondazione Don Gnocchi (2014), nel Carcere di Rebibbia (2015), nel C.A.R.A. Castel Novo di Porto (2016) e Carcere di Palliano, Frosinone e Diocesi di Palestrina (2017) e Carcere di Regina Coeli a Roma (2018), Carcere di Velletri (2019), Civitavecchia (2022), Casal del Marmo (2023). La Lavanda dei piedi e successiva Messa in Cena Domini rappresentano il secondo vero appuntamento del Triduo Pasquale (dopo la Santa Messa del Crisma in San Pietro alle ore 9 del Giovedì Santo), prima della Via Crucis del Venerdì Santo e le successive celebrazioni della Santa Pasqua.