Benedetta Allegranzi, laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Verona, nonché leader tecnico prevenzione e controllo delle infezioni dell’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è stata ospite nella serata di ieri negli studi del programma di Rai Tre, Che Tempo Che Fa, per parlare di igiene delle mani, un passaggio che a volte può risultare fondamentale nel prevenire determinate malattie anche molto gravi. “L’igiene delle mani – ha raccontato Benedetta Allegranzi in diretta televisiva – riesce a ridurre la frequenza delle infezioni, per esempio negli ospedali alla metà. È una misura molto efficace sia negli ambienti sanitari che nella comunità”.



E ancora: “Facendo degli interventi di lavaggio delle mani, ogni anno si potrebbero evitare mezzo milione di morti fra i bambini sotto i 5 anni”, numeri davvero impressionanti che spesso e volentieri vengono ignorati dalla popolazione, e lo dimostra il fatto che la situazione mondiale degli ospedali è tutt’altro che consona: “Nelle ultime statistiche elaborate, il 50% delle strutture sanitarie nel mondo non ha strumenti per il lavaggio delle mani, come lavabo o sapone e soluzioni idroalcoliche”.



BENEDETTA ALLEGRANZI: “NEL MONDO NON C’E’ SOLO IL COVID…”

Quindi Benedetta Allegranzi ha aggiunto e concluso, sottolineando come l’unico virus pericoloso non sia quello del covid: “Non dobbiamo fermarci a pensare al COVID, ci sono tante altre malattie infettive nella comunità, virus respiratori, che causano infezioni gastrointestinali…”.

Negli studi di Che Tempo Che Fa ospite come di consueto anche il professor Roberto Burioni, virologo dell’ospedale San Raffaele di Milano: “Quando è stato proclamato l’inizio di questa pandemia, nel 2020, avevamo un virus nuovo e pericoloso e il mondo pieno di persone che non erano immuni. Oggi la situazione è completamente diversa”, ha detto riferendosi al covid, per poi parlare anch’egli dell’igiene delle mani: “Due giorni fa è stata la giornata del lavaggio delle mani, un gesto molto importante per evitare la trasmissione di malattie anche pericolose”.