Come fermare la diffusione del nuovo Coronavirus e difendersi dal Covid-19? Indicazioni importanti arrivano dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), attraverso il suo dirigente Raniero Guerra, che ha un passato all’Istituto superiore di sanità (Iss) e al ministero degli Esteri italiano. Sono tante le domande che si fanno le persone, come quella sul lavare la spesa per difendersi dal Coronavirus e la mancata chiusura dei collegamenti con la Cina quando l’epidemia è stata annunciata, altrettante le riflessioni. «Il virus avrebbe attraversato i confini comunque. Bloccare i voli non serve, ci si può spostare in molti altri modi», ha dichiarato al Sole 24 Ore. Quello che serve invece è lo screening della popolazione: identificare le persone potenzialmente infette. Tra l’altro la ricostruzione filogenetica dei movimenti di Sars-CoV-2 mostra che è arrivato in Europa ben prima e in maniera silente. Raniero Guerra smentisce anche il fatto che la Cina non abbia riferito prontamente la scoperta del nuovo virus. «Ci sono stati ritardi determinati dalla struttura amministrativa e burocratica del Paese, ma mi sembra che l’amministrazione centrale si sia mossa con estrema decisione e con molta tempestività».



COME FERMARE COVID-19: MASCHERINE E DISTANZA

Per Raniero Guerra i ritardi della Cina sono legati alla necessità di fornire dati certi. Secondo lui c’è stata una comunicazione «molto forte» tra l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e la Cina, infatti il direttore generale è volato subito lì per sincerarsi della situazione. Parla, dunque, di un ritardo temporale dovuto all’evoluzione epidemica e alla capacità di diagnosi. «Mi pare che la Cina si sia comportata in modo lineare. Quelle dei medici e dei giornalisti scomparsi sono notizie di seconda o terza mano», ha detto al Sole 24 Ore. Si passa poi alle raccomandazioni, come quella sulle mascherine. Se una persona è in buona salute, non ha bisogno di indossarla a meno che non debba occuparsi di un malato. Sarebbe così anche se ci fossero più mascherine a disposizione. «La raccomandazione rimane quella. Così come resta uguale la raccomandazione di mantenere un metro di distanza (minimo) l’uno dall’altro». Raniero Guerra fornisce anche una spiegazione chiara sull’utilità della mascherina: «Serve molto ai pazienti perché impedisce che possano disseminare le goccioline contaminate. Invece, riguardo al rischio di essere contaminati, la mascherina chirurgica, serve semplicemente a ridurne la probabilità (mentre quelle che si usano in ambiente ospedaliero sono veramente protettive)». Sul respiro precisa che non è un aerosol: «È sufficiente stare distanti e lavarsi le mani, visto che la contaminazione delle superfici è possibile». Ma c’è anche un consiglio sugli acquisti: bisogna anche lavare la spesa per difendersi dal Coronavirus.



OMS: LAVARE SPESA, ISOLAMENTI IN HOTEL E PACCHI ALIMENTARI

Il dirigente dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Raniero Guerra suggerisce anche di lavare la spesa, anche la bottiglia del latte prima di metterla sul tavolo. E propone di monitorare i pazienti in isolamento domiciliare, perché «il quadro clinico può decadere molto velocemente, soprattutto nelle persone a rischio. L’insufficienza respiratoria può presentarsi molto rapidamente». Ma valuta anche altre opzioni: «Io preferirei stare a casa, monitorato bene, tramite teleassistenza, che attualmente non viene impiegata abbastanza. Dopodiché la possibilità di isolamento in alberghi o altre strutture dovrebbe essere una possibilità offerta». Invece a proposito dei tamponi, ritiene che debbano essere mirati, «secondo le nostre raccomandazioni sulla casistica clinica, sulla casistica sospetta, e sui contatti». Ciò anche se il virus circola “facilmente” a causa degli asintomatici. «Con l’80% dei casi asintomatici o con disturbi leggeri io sono convintissimo che ci siano tante persone che non hanno la più pallida idea di essere infettate. È inevitabile che il virus circoli, altrimenti non saremmo in questa situazione». Infine, ritiene utile la distribuzione da parte della Protezione civile di pacchi alimentari, in modo che la popolazione non faccia la coda nei supermercati rischiando di diffondere il virus. «È necessario attivare tutte le opzioni che il Paese possiede e si è dato. Come l’assistenza domiciliare integrata. Credo sia doveroso investire e accompagnare le misure di quarantena domiciliare con tutto ciò che sia necessario».

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