Lavinia Ailoaiei aveva soltanto 18 anni quando è stata uccisa, strangolata con delle fascette da elettricista e abbandonata vicino a un campo di granturco a San Martino in Strada, in provincia di Lodi. Per l’omicidio, avvenuto nel 2013, è stato condannato all’ergastolo Andrea Pizzocolo, un ragioniere di Arese ritenuto, fino alla confessione, il perfetto padre di famiglia insospettabile.
Dopo aver ucciso Lavinia Ailoaiei, avrebbe abusato del cadavere. Un orrore sconvolgente, filmato dalle telecamere che lo stesso killer aveva nascosto all’interno della stanza del motel in cui è avvenuto il delitto. Lavinia Ailoaiei era una giovane prostituta e aveva trascorso con Pizzocolo la notte precedente al rinvenimento del corpo, nudo e con un asciugamano sul volto che portava impresso il logo della struttura ricettiva in cui si erano incontrati. Quello l’indizio che avrebbe portato gli inquirenti sulle tracce dell’assassino.
Chi è Lavinia Ailoaiei: il racconto della madre durante il processo
L’omicidio di Lavinia Ailoaiei ha portato a galla la doppia vita del suo assassino, l’insospettabile impiegato Andrea Pizzocolo. Si sarebbero conosciuti online e si sarebbero visti anche la sera prima del delitto, a casa del ragioniere mentre la moglie e la figlia di lui erano fuori per una vacanza. Il giorno seguente, l’incontro in un motel sarebbe stato l’ultimo atto dell’esistenza della 18enne.
Lavinia Ailoaiei era nata e cresciuta in Romania, dove aveva vissuto fino all’adolescenza insieme alla nonna. La madre si era trasferita in Italia nel 2010 per motivi di lavoro, stabilendosi nella provincia di Siracusa. Un anno più tardi, Lavinia l’avrebbe raggiunta per poi spostarsi nella zona di Milano dopo aver conosciuto un giovane romeno con cui aveva intrapreso una relazione poi conclusa. Lavinia Ailoaiei era la secondogenita della famiglia, nata dopo la sorella maggiore Daniela e prima di Ana Maria e del fratellino più piccolo. “Non sapevo cosa facesse realmente mia figlia – ha dichiarato la madre in tribunale, durante il processo per l’omicidio della 18enne –. Ho saputo della sua morte dal telegiornale, quando è stata data la notizia con il suo nome“.