Tre questioni che riguardano la disattenzione sui lavoratori disabili con il supporto dell’esperto Francesco Comellini, ritengo utile segnalare di seguito, auspicando ravvedimenti operosi da parte del Governo. 

1) La Corte dei Conti con la Relazione sulla gestione negli anni dal 2016 al 2021del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili – delibera 9/2022/G – ne ha denunciato una gestione fallimentare, rilevando essere necessari interventi su più fronti per rendere più efficiente ed efficace la gestione del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili, istituito per incentivare l’assunzione di persone con livello elevato di disabilità fisica e psichica. Una complessiva carenza di concertazione nella gestione del Fondo, cui l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità non è riuscito a far fronte. 



2) Sempre sul lavoro, il 23 maggio è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale la legge 19 maggio 2022 n. 52 di conversione con modificazioni del decreto legge n. 24 del 24 marzo 2022. Per quanto riguarda i lavoratori fragili, ma esclusivamente per i soggetti affetti da alcune patologie e condizioni individuate da decreto del Ministro della salute la legge di conversione del decreto Riaperture (D.L. n. 24/2022) ha previsto, tra le altre cose, alcune proroghe a normative emergenziali riguardanti i lavoratori fragili e l’utilizzo dello smart working. 



In particolare, vengono previste le seguenti proroghe:

– fino al 30 giugno 2022: il regime di tutela per i lavoratori fragili (diritto allo smart working ovvero, qualora non fosse possibile svolgere l’attività lavorativa in modalità agile, equiparazione dell’assenza del lavoratore al ricovero ospedaliero);

– fino al 31 agosto 2022: la modalità semplificata di attivazione dello smart working per i lavoratori del settore privato;

– fino al 30 giugno 2022: il diritto allo smart working per i genitori con figli disabili.

La proroga di assenza per malattia dei lavoratori fragili che equipara al ricovero ospedaliero, sino al 30 giugno 2022, non sana tuttavia la situazione di chi, per effetto di “dimenticanza originaria” da parte del Governo di assicurare le tutele dallo scorso 1° aprile per chi si è assentato dal lavoro mettendosi in malattia per evitare il rischio di contagio e che, magari, per effetto di tale fatto, dovesse aver superato il periodo di comporto contrattuale. Entro breve per sanare un buco di copertura temporale ci auguriamo che sia presentato un emendamento precisando come la proroga per i lavoratori fragili è “dal 1 aprile 2022 al 30 giugno 2022”. 



3) L’altra “disattenzione” è relativa alla Delega al Senato per gli appalti che contiene una spuria “previsione della facoltà”, per le stazioni appaltanti, di riservare il diritto di partecipazione alle procedure di appalto e a quelle di concessione a operatori economici il cui scopo principale sia l’integrazione sociale e professionale delle persone con disabilità o svantaggiate. Con il termine “facoltà” non si garantisce il diritto di partecipazione che resta nell’alveo delle decisioni esclusive della Stazione appaltante. Il ministro per le Disabilità se siamo un Paese civile, occorre faccia sì che il diritto all’integrazione sociale e professionale delle persone con disabilità, che discende dalla nostra Carta Costituzionale come diritto fondamentale della persona, stabilito nel criterio di redazione della delega legislativa, divenga effettivo e quindi divenire “un obbligo per le Stazioni appaltanti”.

Da queste pagine un addio particolarmente grato ad Andrea Canevaro, amico e maestro, grande pedagogista, docente e studioso di fama internazionale: ci ha lasciato all’età di 82 anni in questi giorni. Aveva dedicato la sua vita alla pedagogia speciale, orientando il nostro Paese verso la valorizzazione delle persone con disabilità in un’ottica di inclusione.

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