I lavoratori immigrati in Italia sono in calo, secondo le ultime rilevazioni Istat che riguardano l’anno 2023, sono stati il 3% in meno rispetto al totale della forza lavoro composta da extracomunitari registrata l’anno precedente. Un dato che è stato accompagnato anche dai numeri che dimostrano la diminuzione in generale di tutti i permessi di soggiorno per motivi lavorativi, concessi a cittadini extracomunitari, pari a -42%. IL rapporto, pubblicato in concomitanza con la celebrazione della giornata mondiale dell’accoglienza, ha sottolineato variazioni del numero complessivo di alcune comunità composte da stranieri provenienti soprattutto da paesi extra Ue.



In particolare si è ridotta la presenza sul territorio nazionale di: marocchini, indiani, e cinesi tutte con una media che va dal -6 al -6,9%. Mentre quella che più è scesa lo scorso anno è la comunità albanese con un significativo -7,8%. Tuttavia, come specifica il documento, questi dati potrebbero non fare riferimento diretto ad un minore afflusso di lavoratori immigrati, più semplicemente potrebbero riferirsi al fatto che molti di questi soggetti hanno nel frattempo acquisito la cittadinanza italiana.



Lavoratori immigrati, diminuiscono permessi di soggiorno, ma sono aumentate le domande di cittadinanza

Scende la presenza di extracomunitari in Italia, secondo le statistiche Istat sono stati in particolare i lavoratori immigrati ad aver subito un calo più o meno significativo. Il 3% in meno nel 2023 rispetto all’anno precedente. Dai numeri emerge anche una diminuzione totale delle richieste di permesso di soggiorno temporaneo per lavoro, ma come ha sottolineato l’Istat, a contribuire a questo effetto ci sono stati diversi fattori chiave. Il primo come evidenziato nel rapporto è dovuto al fatto che nel 2023 si sono ridotte drasticamente le domande di permesso speciale presentate da cittadini provenienti dall’Ucraina.



Il secondo motivo è che nelle rilevazioni statistiche sono compresi anche lavoratori immigrati che erano entrati in Italia durante la prima ondata di flussi migratori, e che per questo motivo hanno probabilmente nel frattempo raggiunto i requisiti per poter richiedere la cittadinanza italiana visto che le domande risultano quasi raddoppiate dal 2021. La fotografia generale è in negativo per quanto riguarda i permessi di lavoro ma anche per quelli di asilo e protezione internazionale,  lievemente in aumento i permessi familiari. Se alcune comunità risultano ridotte in numero, ce ne sono altre che invece stanno crescendo come Pakistan, Bangladesh, Egitto e Perù.