Aumenta l’elenco delle professioni considerate ‘lavori gravosi’: si passa da 15 a 57 gruppi e da 65 a 203 mansioni. La platea si allarga così a circa mezzo milione di lavoratori. Lo ha stabilito la commissione apposita istituita nel 2018 e operativa dalla scorsa primavera. Ora l’elenco arriverà sul tavolo dei ministeri dell’Economia e del Lavoro e infine sarà il governo a decidere quante nuove categorie includere.
Nell’allargamento sono stati inseriti lavori come quello dei bidelli, dei saldatori, dei tassisti, dei falegnami, guidatori di autobus e tranvieri, dei benzinai, dei macellai, dei panettieri, degli insegnanti di scuole elementari, dei commessi e dei cassieri, degli operatori sanitari qualificati, dei magazzinieri, dei portantini, dei forestali, dei verniciatori industriali.
LAVORI GRAVOSI: I CRITERI INAIL
La lista dei lavori gravosi è stata decisa in base ai criteri Inail: frequenza degli infortuni rispetto alla media, numero di giornate medie di assenza per infortunio, numero di giornate medie di assenza per malattia. All’elenco Inail si aggiungono anche due liste Inps che comprendono tutte quelle mansioni gravose affini a quelle coperte dall’Ape sociale ma fino a questo momento escluse.
L’obiettivo dell’estensione è quello di consentire a più lavoratori di anticipare la pensione con la Ape sociale a 63 anni e con 36 di contributi dopo aver svolto un lavoro gravoso per 6 anni negli ultimi 7 o 7 negli ultimi 10. L’Ape sociale viene corrisposta fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia. Infine, l’obiettivo è allargare la platea di chi può usufruire dell’Ape sociale in vista della fine di Quota 100 a fine 2021.