Tra le conseguenze più gravi del lavoro nero rientrano le sanzioni. I datori di lavoro e le imprese possono salvarsi “in corner” grazie ad una nuova agevolazione del Governo che permette una sorta di “sconto” a chi autodenuncia l’omissione dei contributi INPS.

Dopo l’incremento delle multe per i lavoratori irregolari il Governo fa una specie di retromarcia e permette alle aziende e agli imprenditori che non hanno sottoscritto nessun contratto di lavoro, di poter regolarizzare la posizione degli impiegati senza penalizzazioni.



Lavoro nero e sanzioni: il condono

Sul lavoro nero e le sanzioni relativamente al mancato versamento dei contributi il Decreto dall’1° settembre 2024 apporterà delle modifiche interessanti, cambiando in parte quanto previsto dall’articolo 116, comma 8, della legge 388/2000.

Le aziende o i titolari d’impresa che denunceranno autonomamente l’irregolarità (ovvero non aver pagato i contributi previdenziali dei lavoratori), se pagheranno in un’unica soluzione ed entro 120 giorni (prima ancora che arrivino delle contestazioni) potranno cavarsela senza alcuna sanzione.



Secondo il comma 1, lettera b) dell’Articolo 30 del Decreto Legge 19/2024 (che contiene quanto scritto qui sotto in citazione) l’imprenditore riceverà una sanzione pari al 30% e non oltre il 60% dei premi non corrisposti e/o della somma non versata in contributi pensionistici.

Registrazioni, denunce o dichiarazioni obbligatorie omesse o non conformi al vero, poste in essere con l’intenzione specifica di non versare i contributi o premi mediante l’occultamento di rapporti di lavoro in essere, retribuzioni erogate o redditi prodotti.

Il ravvedimento operoso – che non è stato modificato del tutto – permette il pagamento rateizzato le cui sanzioni mantengono gli stessi punti percentuale ammessi fino ad oggi.



Lo sconto immediato

In merito alle sanzioni applicabili al lavoro in nero la nuova normativa ha introdotto un nuovo sconto che mira ad incentivare la regolarizzazione dell’impresa (anche quando l’intervento è stato oggetto di accertamento fiscale).

Qualora la situazione debitoria venisse rilevata d’ufficio o se fossero state compiute delle verifiche ispettive da parte degli enti impositori, allora è prevista una riduzione delle multe pari al 50% (a patto di pagarle entro trenta giorni dalla notifica del verbale) anche se l’importo venisse dilazionato.