“Il lavoro non deve essere l’unico mezzo di sostentamento per le persone”, a dirlo è stata Rachele Scarpa, capolista del Pd in Veneto. “Dobbiamo interrompere questo circolo vizioso”, ha ribadito con una appello. Una affermazione, contenuta in un video pubblicato l’11 maggio 2021, che in vista delle Elezioni Politiche 2022 ha provocato non poche polemiche. Quella che ha le sembianze di una vera e propria gaffe se estrapolata dall’intero discorso infatti non è sfuggita al popolo del web ed è diventata in breve tempo virale.
A puntare il dito contro la politica venticinquenne è stato in particolare Luigi Marattin di Italia Viva, che ha tweettato sul tema. “Che cosa significa? Che lo debba invece essere la rendita, dietro cui non c’è produzione, crescita, occupazione? Oppure il sussidio? E in quel caso, chi produce il reddito necessario per creare e distribuire il sussidio? Altri ‘mezzi di sostentamento’, sul momento, non me ne vengono in mente”, ha risposto. È per questo motivo che la diretta interessata è stata costretta a tornare sull’argomento per spiegare cosa intendesse con quella frase.
“Lavoro non è unico mezzo di sostentamento”, gaffe di Rachele Scarpa (Pd): cosa intendeva dire?
A chiarire cose intendesse dire Rachele Scarpa del Pd con la frase “il lavoro non deve essere l’unico mezzo di sostentamento” è stata la diretta interessata dopo le polemiche che sono sorte in vista delle Elezioni Politiche 2022. “La mia generazione ha una grande esperienza di lavoro di lavoro dequalificato, sottopagato e precario. Conosciamo bene il mondo degli stage gratuiti o mal retribuiti, e la precarietà spacciata per flessibilità. Queste forme di lavoro non garantiscono una vita dignitosa: impediscono di costruire una famiglia, di acquistare una casa, di progettare la propria formazione. Tanti di noi, pur lavorando, rimangono poveri: questo è per me un terribile circolo vizioso”, ha scritto in un tweet.
E ha aggiunto: “Immaginare forme di sostegno al reddito universali non deve essere un tabù: è solo una delle strade percorribili per rendere concreti i principi di emancipazione della nostra generazione attraverso il lavoro e giusta retribuzione. “Sostentamento” è un insieme più ampio di diritti, che devono essere garantiti. Insistiamo sul diritto alla casa, investiamo di più in ammortizzatori sociali per tutelare chi lavora, apriamo una grande stagione di welfare per conciliare vita e lavoro. Approviamo una legge sul salario minimo”.