Nell’ambito delle profonde trasformazioni della società, il nostro Paese appare – oggi, forse più che in passato- particolarmente impreparato alle sfide globali. Crescita zero e sfiducia sono termini che purtroppo ritroviamo ogni giorno sulle pagine dei quotidiani. La stabilità di governo conquistata, però, dicono analisti e sondaggisti, ha dato una boccata di sano ottimismo ad una popolazione spesso adusa ad uno strisciante vittimismo.
Detto questo, però, ben si comprende in questa fase la sfiducia della società italiana. Visto il momento storico e l’urgenza di un Paese drammaticamente alla ricerca di soluzioni, la Politica deve rispondere.
L’idea di Maurizio Sacconi, Ministro del Welfare e delle Politiche sociali, annunciata alla Commissione lavoro di Montecitorio, recepisce la domanda che viene dalla società e tenta di declinarne una risposta. Si tratterà di un Libro Verde sul lavoro con deduzioni o controdeduzioni sulle ipotesi in esso contenute, l’espressione di valutazioni da parte di tutti gli attori interessati e la redazione di un prodotto finale che rappresenti un punto di riferimento per il futuro dell’Italia.
Di fronte all’emergenza economica e sociale è necessario fornire risposte a medio e lungo periodo. Il Libro Verde ne è un tentativo. Un cambiamento tanto radicale quanto necessario, ma che si dimostri capace di condividere quanto più possibile la visione e i valori di un nuovo modello sociale. È improcrastinabile ripensare quel modello abbandonando deleterie e obsolete logiche assistenziali e sostituirle con un nuovo impianto di welfare che potremmo definire “della prevenzione” ma anche “dell’opportunità”. Prevenzione, quindi, e opportunità possono diventare un binomio per dare un nuovo assetto al mondo del lavoro.
In quest’ottica di sistema si collocano quindi le norme sul lavoro inserite nella manovra triennale del Governo. La Commissione Lavoro esaminerà nuove figure contrattuali, peraltro già disegnate da Marco Biagi ma mai attuate.
Sono previste modifiche alla legge di attuazione del Protocollo sul welfare per quanto riguarda i contratti a tempo determinato. Novità riguardano anche l’apprendistato, per il quale non esiste più una dimensione temporale. Nei casi di formazione aziendale, sono i contratti collettivi di lavoro stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale che indirizzano i profili formativi dell’apprendistato professionalizzante, determinando altresì durata e modalità di erogazione della formazione, riconoscimento della qualifica professionale ai fini contrattuali e la registrazione nel libretto formativo.
Cambiamenti in arrivo anche per i contratti occasionali di tipo accessorio, nei quali rientreranno quelli domestici, di pulizia e manutenzione, di insegnamento privato supplementare, di manifestazioni sportive, culturali e di solidarietà, di attività agricole di carattere stagionale ed è il Ministro che in questi casi disciplina modalità di versamento dei contributi e delle relative coperture assicurative e previdenziali. Smentendo una mai dimostrata tolleranza da parte del centrodestra, si stabiliscono misure stringenti contro il lavoro sommerso. Anche dopo la sollecitazione del Parlamento, il Governo sceglie di prorogare la delega per la revisione dei lavori usuranti. Infine, nell’ottica di una semplificazione burocratica saranno eliminati una serie di adempimenti di natura formale nella gestione dei rapporti di lavoro.
Tra i fattori di declino del nostro Paese non possiamo evitare un cenno alla inefficienza della Pubblica Amministrazione. Il piano industriale del Governo che si traduce in una legge delega fondata su tre pilastri, merito-trasparenza-produttività, sarà un grande banco di prova sulla capacità riformista dell’Esecutivo.
Queste sono solo alcune delle misure in materia di lavoro contenute nella manovra triennale da 35 miliardi di euro. Una manovra che il premier Silvio Berlusconi ha definito “innovativa e straordinaria”, per il Parlamento, chiamato ad esaminarla, modificarla e magari migliorarla, sarà certamente un lavoro impegnativo ma non per questo meno entusiasmante.