G20 – Il lavoro al centro degli sforzi per la ripresa economica– Il G20 di Seul era centrato anche sul tema del lavoro, con la presentazione dei dati dell’Ilo, l’organizzazione internazionale del lavoro, organismo delle Nazioni Unite, e nella dichiarazione finale del summit c’è in effetti un importante accento su questo tema: “Riconosciamo l’importanza – si legge – di fare fronte alle preoccupazioni più vulnerabili e a questo fine siamo determinati a mettere i posti di lavoro come punto centrale della ripresa e fornire protezione sociale e lavoro dignitoso, oltre che ad assicurare una crescita accelerata nei Paesi a basso reddito”.



Ocse, Ilo, Banca mondiale e Wto hanno anche messo a punto un documento congiunto, nel quale si legge che “i mercati aperti giocano un ruolo da pivot nel sostenere la crescita e la creazione dei posti di lavoro”. Servono in ogni caso “politiche nazionali disegnate in maniera adeguata, comprese politiche per l’occupazione e di protezione sociale per assicurare che i vantaggi vengano ampiamente condivisi”.



Il summit di Seul ha anche messo a punto un piano di azione in cinque punti. Il primo riguarda la politiche monetarie e i tassi di cambio, con l’impegno, in particolare, a evitare svalutazioni competitive delle monete. Il secondo riguarda le politiche commerciali e di sviluppo, cercando di evitare il protezionismo e promuovendo il libero scambio. Il terzo è sull’impegno a risanare i bilanci pubblici in modo che aiutino la crescita. Per questo occorre anche che ogni paese decida gli strumenti da mettere in campo in base alle sue peculiarità. Il quarto punto concerne la riforma finanziaria, con l’impegno a stabilire nuovi standard di capitale e liquidità per le banche e ad affrontare il problema dei soggetti “troppo grandi per fallire”. L’ultimo punto è dedicato alle riforme strutturali necessarie per sostenere la domanda globale. Nel documento si citano, in particolare, le riforme del mercato del lavoro, del fisco, della crescita verde, della diminuzione della dipendenza dalla domanda esterna, degli investimenti in infrastrutture.

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