LAVORO – Draghi: produttività problema grave. Bisogna stabilizzare i precari – Nel corso di un convegno alla facoltà di Economia dell’università olitecnica delle Marche dedicato all’economista Giorgio Fuà, il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi ha lanciato un allarme sulla “difficoltà dell’economia italiana di crescere e creare reddito”, che “non deve smettere di preoccuparci”.



Draghi ha anche detto che “senza la prospettiva di una pur graduale stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari” si hanno “effetti alla lunga negativi su produttività e profittabilità”. E ha poi ricordato che il lavoro nero, nel nostro paese, ha raggiunto “il 12% del totale dell’unità lavoro”, secondo le stime dell’Istat.



Il governatore di Bankitalia ha poi proseguito nel dettaglio la sua analisi sulla produttività, che sarebbe stagnante in maniera uniforme sul territorio e che avrebbe provocato una “evidente perdita di competitività rispetto ai partner europei”. In particolare, Draghi ha tenuto a smentire la credenza diffusa per cui la diminuzione della crescita del prodotto per abitante “sia media di un Nord allineato al resto d’Europa e di un Centro-Sud in ritardo”. La crescita del prodotto per abitante in Italia, ha quindi spiegato, “si va riducendo da tre decenni: siamo passati da un aumento annuo del 3,4% negli anni ‘70 a uno del 2,5% negli anni ‘80, dell’1,4% negli anni ‘90 fino alla stasi dell’ultimo decennio”.



Nel confronto con gli altri paesi europei, Draghi ha quindi evidenziato come nei primi dieci anni dell’Unione Europea (1998-2998) il costo del lavoro per unità di prodotto è aumentato del 24% in Italia, del 15% in Francia, mentre è diminuito in Germania. Queste differenze, ha detto ancora,  riflettono “i diversi andamenti della produttività del lavoro. Nel decennio citato questa è aumenta del 22% in Germania, del 18% in Francia e solo del 3% in Italia”.

Una situazione che pesa sulle spalle dei giovani, dato che, ha detto ancora Draghi, la ricchezza attuale “è il frutto di azioni e decisioni passati, mentre il Pil, legato alla produttività, è frutto di azioni e decisioni prese guardando al futuro”.