L’Istat ha comunicato oggi i dati sulle retribuzioni e i costi del lavoro nel terzo trimestre del 2010. Le retribuzioni di fatto sono cresciute del 3,2% rispetto al terzo trimestre del 2009 e dello 0,5% (dato destagionalizzato) sul trimestre precedente. Quindi, su base tendenziale, nello stesso periodo le retribuzioni sono cresciute più dell’inflazione (che è stata del +1,7% a luglio e del +1,6% ad agosto e settembre).



L’Istat spiega che l’indicatore sulle retribuzioni di fatto si riferisce a quelle lorde per unità di lavoro equivalenti a tempo pieno (Ula) e al netto della cassa integrazione guadagni. L’aumento registrato dalle retribuzioni nel terzo trimestre del 2010 su base annua è dovuto al +3,5% dell’industria e al +2,8% dei servizi. All’interno del settore industriale hanno segnato l’incremento tendenziale più marcato nelle attività manifatturiere (+4%), mentre si segnala la marcata riduzione tendenziale delle retribuzioni nel settore della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (-8,4%) dovuta al venir meno dell’erogazione da parte di alcune grandi aziende d’incentivi all’esodo (pagati negli ultimi tre anni nel terzo trimestre). All’interno del terziario, la crescita tendenziale più elevata delle retribuzioni ha riguardato il settore delle attività finanziarie e assicurative (+4,7%).



A sintesi delle dinamiche delle retribuzioni e degli oneri sociali, nel terzo trimestre del 2010 l’incremento congiunturale dell’indice destagionalizzato del costo del lavoro per Ula è stato dello 0,5% nel totale, con aumenti dello 0,7% nell’industriae dello 0,4% nei servizi.

In termini tendenziali, il costo del lavoro per Ula nell’insieme dell’industria e dei servizi è aumentato del 3,1%. Il tasso di crescita tendenziale del costo del lavoro per Ula nel terzo trimestre del 2010 è stato maggiore nell’industria (+3,4%) che nei servizi (+2,8%). Nell’industria aumenti del costo del lavoro superiori alla media si sono registrati nel settore delle attività manifatturiere (+3,9%). Analogamente all’andamento delle retribuzioni, nel settore della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata la variazione del costo del lavoro per Ula è risultata negativa (-6,4%). All’interno del terziario, l’incremento più marcato ha riguardato il settore delle attività finanziarie e assicurative (+4,3%).



 

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