Steven Slater, l’assistente di volo di JetBlue che è diventato famoso per essersi licenziato in uno dei modi più scandalosi immaginabili – gridando ai passeggeri e saltando giù da uno scivolo d’emergenza – potrebbe diventare il simbolo dell’esasperazione dei lavoratori.
COME NEL FILM «NETWORK» – Almeno da quando il personaggio di fantasia Howard Beale gridava «sono incavolato nero e tutto questo non lo accetterò più» nel film «Network». L’incidente che ha visto come protagonista l’assistente di volo della JetBlue è incominciato con una lite verificatasi dopo l’atterraggio del volo da Pittsburgh a New York il 9 agosto scorso. L’incidente ha riscosso una significativa attenzione dei media in quanto, dopo l’atterraggio, l’assistente di volo Steven Slater ha annunciato attraverso i microfoni dell’aereo che era stato insultato da una passeggera e intendeva licenziarsi. Quindi Slater ha aperto gli scivoli d’emergenza dell’aereo ai cancelli del terminal e si è lanciato fuori attraverso uno di essi.
COLPITO ALLA TESTA – Slater ha sostenuto di avere avuto una discussione con una passeggera sull’utilizzo dello scomparto superiore riservato ai bagagli, uno dei quali aveva colpito Slater ferendolo. Aggiungendo che non appena l’aereo JetBlue ha iniziato il rullaggio per fermarsi, una passeggera si era alzata in piedi per ritirare la sua valigia dalla cappelliera, nonostante le fosse stato detto più volte di rimanere seduta. Non appena la signora ha rimosso la valigia, ha colpito la testa di Slater. Quando le è stato chiesto di scusarsi, la donna avrebbe risposto con una lunga e irripetibile serie di parolacce. Le autorità di polizia dell’aeroporto sono giunte alla conclusione che il racconto iniziale di Slater, relativo alla discussione, era inventato.
LA VERSIONE DEI PASSEGGERI – Il 13 agosto gli investigatori hanno dichiarato che nessuno delle decine di passeggeri interrogati sull’incidente hanno confermato la sua versione. Hilary Baribeau, una studentessa 21enne, ha smentito di essere lei la passeggera coinvolta nella discussione. Rivendicando che l’unico incidente che si ricordava ha riguardato un uomo alcuni sedili dietro di lei, che ha tentato di recuperare la sua valigia in anticipo. E ha aggiunto Baribeau: «Ho visto un assistente di volo alzarsi e dirgli: “Per piacere attenda, fino a che la luce non segnalerà che ci si può alzare”». Un passeggero ha dichiarato invece che Slater attraverso i microfoni dell’aereo si è lasciato andare a delle parolacce, concludendo: «Ho fatto questo lavoro per 20 anni e ora ho finito una volta per tutte».
STEWARD IN MANETTE – Più tardi, nel corso di quello stesso giorno, Slater è stato arrestato con l’accusa di condotta criminale, comportamento irresponsabile e violazioni penali, rispetto alle quali si è dichiarato innocente. Il giudice distrettuale che ha seguito il caso ha sottolineato che le azioni di Slater sono state gravi e che rischiavano di uccidere o ferire in modo serio chiunque si trovasse sotto lo scivolo di plastica gonfiabile. La Federal Aviation Administration, che certifica gli assistenti di volo, ha a sua volta aperto un’inchiesta sull’incidente. «Chiaramente, non si dovrebbero aprire gli scivoli finché non c’è un’emergenza sull’aereo – ha affermato il portavoce della Faa, Les Dorr -. Stiamo continuando a investigare le circostanze così come le violazioni che potrebbero essersi verificate». Ritrattando la sua dichiarazione originale («stavolta ho finito»), Slater ha spiegato di non essersi licenziato, e ha cercato di continuare a lavorare per JetBlue.
LA POLIZIA: «ERA UBRIACO» – Il 12 agosto ha annunciato attraverso il suo avvocato che avrebbe cercato di tornare, ma il 5 settembre ci ha rinunciato definitivamente. Il legale di Slater ha fatto sapere che all’inizio del volo, due donne hanno avuto una discussione su come mettere i bagagli nel portabagagli sopra di loro. Una volta che l’aereo è atterrato, la disputa sarebbe divampata nuovamente quando è stato comunicato a una delle donne che il bagaglio che aveva consegnato all’imbarco non sarebbe stato immediatamente disponibile. La passeggera avrebbe quindi iniziato a imprecare all’indirizzo di Slater. Al contrario, secondo gli investigatori Slater era ubriaco e soffriva di problemi mentali. Un esame successivo della sua salute psichica ha rivelato che aveva dei disturbi clinici e problemi di abuso di alcol.
TROPPE ORE DI VOLO – Forse Slater si sentiva anche oppresso dal troppo lavoro a JetBlue, anche se i nervi gli sono saltati dopo essere stato colpito alla testa dalla valigia. Come scrive il sito jobs.aol.com, se l’assistente di volo si sentiva sopraffatto dal lavoro, tutto questo è un segno della situazione in cui si trova l’economia. Il Dipartimento del Lavoro Usa lo scorso agosto ha fatto sapere che la produttività per singolo lavoratore è scesa dello 0,9 per cento nel secondo trimestre 2010, il primo declino in 18 mesi. La somma delle ore lavorate è cresciuta del 3,6 per cento, cioè più rapidamente che la crescita del 2,6 per cento nella produttività economica. Mostrando così che le persone stanno lavorando più a lungo, ma che le compagnie non possono più fare affidamento sul fatto che lavorino con più impegno per aumentare i profitti.
(Pietro Vernizzi)