EUROSTAT – In Italia una donna su tre è fuori dal mercato del lavoro – Oggi l’Eurostat, l’istituto statistico europeo, ha reso noti i dati sul tasso di inattività dei paesi europei, con un focus particolare sulle donne. Emerge che nel 2009 in Europa una donna su cinque era fuori dal mercato del lavoro, mentre in Italia il rapporto arriva a una su tre.



Mediamente infatti, le donne tra 15 e 64 anni inattive in Europa erano il 35,7%, in diminuzione rispetto al 2008 (36,1%), mentre per gli uomini il dato è al 22,2% (contro il 22% del 2008).

Considerando la fascia d’età 25-54 anni, la differenza tra generi si amplia, dato che il tasso di inattività femminile è al 22,1%, contro l’8,2% degli uomini. I tassi di inattività femminile più bassi per questa fascia di età si sono registrato in Slovenia (12,1%), Svezia (12,9%) e Danimarca (13%), mentre i più alti in Malta (51,1%), Italia (35,5%) e Romania (29,4%). In questa età per le donne iniziano poi le “responsabilità famigliari” che determinano la loro uscita dal mercato del lavoro nel 10,1% dei casi, con differenze tra i diversi paesi. Infatti, in Danimarca (1,4%), Svezia (1,8%) e Slovenia (3,6%) non sembra esserci questo problema, che è invece fortissimo a Malta (40,4%) e sopra la media in Grecia (16,2%), Lussemburgo (15,6%) e Italia (15%).



Prendendo in esame la fascia d’età 15-24 anni, il tasso di inattività per le donne è al 59,3% contro il 53% degli uomini. I tassi più bassi si hanno in Olanda (28,1%) e Danimarca (29,3%), mentre quelli più alti in Ungheria (78,5%) e Italia (76,1%). Le differenze sembrano spiegarsi con la diversa tendenza a ricercare lavoro tra le persone in età ancora di studio.

Nella fascia d’età 55-64 anni, il tasso di inattività femminile sale al 60,1%, contro il 41,5% degli uomini. I tassi più bassi si hanno in Svezia (30,1%) ed Estonia (33,9%), mentre quelli più alti in Malta (87,9%) e Polonia (76,8%). In Italia il dato è al 73,9%.