Oggi si inizia a votare il referendum dei lavoratori dello stabilimento Fiat Mirafiori.
Al via oggi il fatidico referendum dei lavoratori dello stabilimento Fiat di Mirafiori che deciderà del loro futuro e di quello dello stabilimento stesso. Se dovessero vincere i “sì”, si va avanti con l’accordo siglato tra il Lingotto e le rappresentanze sindacali, con l’esclusione della Fiom. Se saranno i “no” a prevalere, Marchionne, come ha annunciato, farà armi e bagagli e trasferirà lo stabilimento altrove, all’estero.
E, a Mirafiori, non ci sarà l’investimento di oltre un miliardo di euro. Ci sarà tempo fino al pomeriggio di venerdì per votare quando, in serata, saranno resi noti i risultati. I primi a votare saranno gli operai del turno delle 22. In queste settimane i fronti opposti hanno spiegato, in fabbrica, le rispettive ragioni agli operai con volantini e assemblee.
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L’accordo consiste in 10 punti che prevedono, tra le altre cose: un investimento in joint venture tra Fiat e Chrysler per oltre un miliardo di euro, la produzione a regime di 280mila vetture l’anno di Suv Chrysler, la crescita del reddito annuo di circa 3.700 euro, l’utilizzo pieno degli impianti produttivi sei giorni la settimana, la possibilità di lavorare dal 18esimo turno solo su pagamento dello straordinario, il mantenimento della pausa mensa nel turno fino a quando la joint venture non andrà a regime, la compensazione con 32 euro mensili per l’assorbimento della pausa di 10 minuti.