Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi interviene dal sito cuorecritica.it commentando le parole del presidente della Cei Bagnasco, che giudica preziosi stimoli all’azione di Governo nell’affrontare il tema dell’insicurezza e il dramma della disoccupazione giovanile.
«L’Italia – afferma il ministro del Welfare – vive un paradosso profondo e diffuso: una situazione economica relativamente agiata, dove però i giovani non trovano un lavoro coerente con le loro aspirazioni e le imprese non trovano lavoratori con le competenze e le professionalità ricercate». Per questo Sacconi auspica una «rivoluzione culturale», per ridare dignità a tutte le forme di lavoro, anche quello manuale. Perché, afferma il ministro, il lavoro ha una valenza «educativa, culturale e formativa» che viene tuttavia spesso dimenticata. E protagonisti di questa sfida non sono solo i politici, ma anche gli attori sociali, le famiglie e soprattutto i giovani.
Sacconi cita il messaggio del Papa per la prossima Giornata mondiale della gioventù: “La domanda di lavoro e con ciò quella di avere un terreno sicuro sotto i piedi è un problema grande e pressante, ma allo stesso tempo la gioventù rimane comunque l’età in cui si è alla ricerca della vita più grande. (…). È parte dell’essere giovane desiderare qualcosa di più della quotidianità regolare, di un impiego sicuro e sentire l’anelito per ciò che è realmente grande”. Queste parole, commenta Sacconi, sono un invito ai giovani «a dare credito al proprio desiderio di incidere sulla realtà per cambiarla in meglio».
Il ministro del Welfare fa poi riferimento alle misure adottate insieme ai ministri Gelmini e Melloni nel Piano di azione per l’occupabilità dei giovani Italia 2020, per riempire il dislivello che si crea tra percorsi educativi e le competenze richieste dal mercato del lavoro. Le misure adottate riguardano una più intensa attività di monitoraggio dei mestieri, in base alla domanda delle imprese, il rilevamento delle conoscenze dei giovani, il potenziamento dei servizi per l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro.