Fonti sindacali comunicano la data del referendum sull’accordo per il rilancio dello stabilimento di Mirafiori: 13 e 14 gennaio prossimi. L’esito della votazione, sempre secondo i sindacati, si saprà già venerdì sera. Voteranno per primi i lavoratori del turno di notte di giovedì 13, dalle 22 alle 6 del mattino.
Quindi toccherà al turno diurno, dalle 6 alle 14 e infine il terzo turno, dalle 14 alle 22. Si tratta di circa 5mila persone, tutte quelle impiegate allo stabilimento Mirafiori. La Fiom, come si sa, non ha firmato l’accordo con la Fiat. Il responsabile settore auto della Fiom Giorgio Airaudo lo definisce “il referendum della paura”: “La Fiat ha chiaramente premuto per anticipare il referendum. Dispiace che i sindacati che hanno firmato l’accordo abbiano ceduto a questa pressione. Non verranno fatte le assemblee per informare i lavoratori ed il referendum sarà tra il 13 e il 14, come se si avesse fretta”. Secondo Airaudo, “è grave perché si vuol far votare i lavoratori non informandoli, ma solo sulla loro paura”.
Lo trovo illegittimo, aggiunge, perché, al di là degli annunci propagandistici, "io non credo alla chiusura di Mirafiori". Il segretario generale Fiom Landini aggiunge: "Bisognerebbe riaprire una trattativa vera perché è quello che non c’è stato, lo dimostra anche l’ultima posizione assunta da Marchionne. Da questo punto di vista, l’appello che arriva da chi è non solo il capo dello Stato ma anche da una persona che in questi anni ha dimostrato di avere molto a cuore i problemi della difesa e della applicazione della nostra costituzione merita ascolto. Da tempo chiediamo una trattativa vera che porti a una mediazione tra diversi interessi e non a una cancellazione dei diritti costituzionali".