L’Istat ha comunicato i dati relativi alle stime mensili dei principali indicatori del mercato del lavoro derivanti dalle rilevazioni sulle forze di lavoro. Si deduce che nel mese di dicembre 2010 il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è salito al 29%, con un aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 2,4 punti percentuali rispetto a dicembre 2009, segnando così un nuovo record negativo.



Si tratta del livello più alto dall’inizio delle serie storiche mensili, ovvero dal gennaio del 2004. Come segnalano gli stessi tecnici dell’Istituto di statistica, il dato sulla disoccupazione giovanile è l’unico indicatore negativo in un quadro generale piuttosto confortante. “A chiusura del 2010 le condizioni del mercato del lavoro appaiono un po’ più serene – rilevano gli statistici -, da autunno l’occupazione ha smesso di scendere e la disoccupazione nell’ultimo bimestre, novembre e dicembre, ha preso a calare. L’unico elemento che stona è la disoccupazione giovanile, che ancora una volta torna a scalare posizioni, segnando un nuovo record”.



Nel mese di dicembre il tasso di disoccupazione è stato dell’8,6%, stabile rispetto a novembre. Il numero di occupati a dicembre 2010, sempre su dati destagionalizzati, risulta invariato sia rispetto a novembre 2010 sia su base annua. Il tasso di occupazione, pari al 57 per cento, risulta stabile rispetto a novembre e in riduzione di 0,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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