In Lombardia, in soli 3 giorni, 4 persone hanno perso la vita sul lavoro.
In Lombardia, si sono verificate quattro morti sul lavoro in soli due giorni. Un operaio di 50 anni, le cui generalità non sono ancora conosciute, è morto oggi a causa di un incidente sul lavoro avvenuto in un’azienda nella frazione San Giacomo di Belgioioso, nel pavese. L’uomo è rimasto schiacciato da un escavatore. Ancora ignota la dinamica dell’incidente. Sull’episodio è stata aperta un’inchiesta.
I soccorritori del 118 giunti sul posto hanno potuto solamente constatarne il decesso. Solo mercoledì, altri due operai, Massimo Picone, 36 anni, e Toma Mihai, 27, avevano perso la vita sul lavoro a – rispettivamente – Lainate e Cassina de Pecchi. Intanto, neanche l’ultimo degli operai rimasti ustionati nell’incendio di Paderno Dugnano ce l’ha fatta a sopravvivere. Nella notte tra giovedì e venerdì Leonard Shehu, albanese di 37 anni è morto. Era ricoverato al Niguarda dal 4 novembre.
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Pareva, fino a poche settimane fa, che le sue condizioni fossero gravi ma stabili. Poi ha subito un inesorabile tracollo. A nulla sono valse le cure dei medici e i numerosi interventi effettuati, con una media di due alla settimana. Il 18 gennaio si era spento un altro degli operai rimasti ustionati nell’incendio della Eureco Spa, Salvatore Catalano, di 55 anni.
Gli altri due operai morti erano Sergio Scapolan e Harun Zeqiri. Altri due lavoratori, infine, ricoverati al Niguarda con ferite da ustione meno gravi sono stati curati con successo e dimessi nelle scorse settimane. Altri due operai erano ricoverati al Niguarda con ferite meno gravi: nel loro caso le ustioni, che coprivano dal 30% al 35% del corpo, sono state trattate con successo dai chirurghi e i due lavoratori sono stati dimessi nelle scorse settimane.