Il rapporto annuale dell’Inps rivela che il 50,8%, dunque oltre la metà, dei pensionati prende un assegno che non arriva a 500 euro al mese. Si arriva al 79% sei si considera la soglia dei 1000 euro lordi al mese. Tra i mille e i 1500 euro mensili c’è l’11,1% dei pensionati mentre il 9,9% ha pensioni superiori ai 1500 euro al mese. Nella fascia più bassa, le pensioni femminili sono di più rispetto a quelle maschili: il 30,5% contro il 24,9%. Dove invece le pensioni sono più alte, a riceverle sono in maggioranza gli uomini rispetto alle donne. E’ boom dunque delle pensioni di anzianità. IE’ boom dunque delle pensioni di anzianità. Il presidente dell’istituto pensionistico Mastropasqua ha dichiarato che il sistema è solido e in equilibrio per i giovani, aggiungendo che però bisogna lavorare più a lungo. La spesa pensionistica nel 2010 è aumentata del 2,3% con una crescita delle pensioni di anzianità pari al 73%. Il commento di Mastropasqua: “L’equilibrio e la stabilità raggiunte dal sistema non sono stati conseguiti a scapito delle giovani generazioni. La pensione ci sarà anche per i giovani. Ma la qualità della loro pensione di domani si costruisce oggi, agganciata sempre più al destino del Sistema Paese”. Aggiungendo: on è mai troppo presto per pensare alla pensione ma non è mai troppo tardi per lasciare il lavoro, anche quando è discontinuo e flessibile. I commenti di altre personalità alla presentazione del rapporto. Per il ministro del lavoro sacconi il sistema previdenziale è stabile e non ci sono ragioni per nuovi interventi.
Per il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta non è vero che l’Italia è allo sfascio come dicono in molti. L’Italia, ha osservato, “ha tanti problemi antichi, che derivano dal passato, e problemi attuali, che derivano dalla crisi mondiale. Problemi che riguardano anche il nostro domani ma se li sapremo affrontare, ognuno per la propria responsabilità, il nostro Paese ne uscirà e ne uscirà bene”.