Si torna a parlare di esodati, cioè tutti quei lavoratori che hanno lasciato l’impiego in accordo con l’azienda sperando di poter andare presto in pensione ma che successivamente, con l’entrata in vigore della riforma pensionistica che innalzava l’età pensionabile, si sono ritrovati senza un lavoro né una pensione. La probabile svolta è annunciata da Gianfranco Polillo, sottosegretario all’economia, intervistato da La7, il quale fa sapere che il governo non si opporrà all’abolizione della norma che obbliga proprio gli esodati a non lavorare, e che questi possono comunque chiedere l’annullamento degli accordi presi con l’azienda. Nel corso della puntata del programma “In Onda”, che sarà visibile questa sera proprio su La7, il sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo, ha detto che a suo giudizio «gli esodati hanno firmato un accordo con le aziende; se cambiano le condizioni che hanno legittimato quell’accordo, secondo i principi generali dell’ordinamento giuridico, possono chiedere che quell’accordo sia nullo». Inoltre Polillo ha spiegato maggiormente nel dettaglio: «Abolire la norma che obbliga gli esodati a non lavorare? Siccome è una norma che non costa posso dire fin da adesso che il Ministro dell’economia non si opporrà ad una norma di questo genere, in Parlamento ci sono orecchie sensibilissime su questo». Parlando invece più in generale dell’argomento, Gianfranco Polillo ha detto di non conoscere «quelle che saranno le soluzioni legislative prese, questo Governo ha fatto dell’equità uno dei cardini della sua azione politica e non lasceremo per strada delle persone che non hanno nessuna colpa rispetto agli accordi che hanno sottoscritto con le aziende. Questo Governo né quelli futuri potranno ignorare la loro situazione», ha concluso il sottosegretario all’economia. Recentemente si era espressa riguardo la situazione degli esodati lo stesso ministro del Lavoro Elsa Fornero, assicurando che il governo arriverà entro giugno a una soluzione riguardo il problema pensionistico di questa categoria di lavoratori: «Non li ho dimenticati – aveva assicurato il ministro Fornero – e mi sono impegnata a trovare una soluzione entro il 30 giugno.
Spero di riuscirci prima, ma bisogna trovare le risorse per consentire al più ampio numero di queste persone di accedere alla pensione con le regole precedenti. Troveremo una soluzione equa».