La crisi continua a farsi sentire, secondo i dati resi pubblici dalla Cgil, che ha registrato un aumento della richiesta di ore di cassa integrazione a marzo, mese nel quale le ore totali, tra cassa integrazione ordinaria, straordinaria e deroga, sono state quasi 100 milioni, il 22,44% in più rispetto a quelle di febbraio. I lavoratori coinvolti nel procedimento sono circa 520mila, con un taglio annuo del reddito complessivo di 1 miliardo di euro, pari a 1.900 euro netti in meno per ogni dipendente. I dati non sono per nulla confortanti, ma mettono in luce un trend di cassa in costante crescita, che si prevede possa arrivare, entro la fine del 2013, a toccare punte di oltre un miliardo di ore pagate dall’Inps alle aziende in difficoltà. “Il sistema produttivo e l’intero mondo del lavoro stanno letteralmente precipitando”, ha detto Elena Lattuada, segretario confederale della Cgil, che vede in questo fatto una prepotente emergenza che spingerà presto il Paese sull’orlo del baratro. Soluzione trovata per porre un freno a questa “valanga che non trova davanti a sé alcun argine” è, da parte del sindacati, una manifestazione in piazza prevista a Roma per martedì il 16 aprile, per cercare – bandiere e striscioni alla mano – di trovare una soluzione allo scioglimento dei problemi che interessano attualmente il mondo del lavoro e dell’occupazione.



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