L’allarme era stato lanciato ieri da Susanna Camusso: esiste il rischio reale che mezzo milione di italiani possa restare senza cassa integrazione. Nel corso dell’intervista di Maria Latella a SkyTg24, il segretario generale della Cgil aveva avvertito che “in qualche regione siamo già arrivati all’esaurimento dei fondi della Cig” e “non è neanche detto che in alcune regioni si arrivi fino a giugno”. Oggi interviene nel dibattito Elsa Fornero: “Se riuscissi a destinare al finanziamento della cassa integrazione un altro miliardo di euro potrei dirmi soddisfatta – ha detto il ministro del Lavoro ai microfoni del Gr1 Rai – anche se c’è il rischio che possa non essere ancora sufficiente”. Promettendo di impegnarsi al massimo per trovare le risorse necessarie, la Fornero ha annunciato di avere “già iniziato a predisporre un piano”. “Ho incontrato le Regioni e le parti sociali che tornerò ad incontrare questa settimana. Noi cerchiamo di fare tutto quello che è possibile sul fronte di nuove risorse”. Riguardo le recenti parole del leader della Cgil, Elsa Fornero dice di non sapere “se i tempi che abbiamo a disposizione prima dell’esaurirsi delle risorse per la cassa integrazione siano ancora più stretti di quelli da me richiamati nei giorni scorsi, tra l’altro sulla base di dati ancora non definitivi forniti dalle Regioni: quello che so è che sono pienamente consapevole del problema e che noi, anche se siamo un governo in carica solo per l’ordinaria amministrazione, non rimarremo di certo con le mani in mano. Io posso promettere questo, e lo farò: finché sarò al ministero mi impegnerò al massimo per trovare almeno parte delle risorse necessarie”. Il ministro del Lavoro, inoltre, esclude l’ipotesi di una manovra aggiuntiva: “Sono convinta che non ci deve essere un’altra manovra e mi fido a questo riguardo delle parole del ministro Grilli. Per finanziare gli ammortizzatori sociali dovrà essere seguita la strada che abbiamo già intrapreso: se riusciamo a ridurre ancora alcune voci della spesa pubblica possiamo trovare le risorse, almeno un po’ delle risorse che sono necessarie”.



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