Altro che ripresa, la disoccupazione in Italia continua a peggiorare. Se a febbraio la previsione per il 2013 e il 2014 era rispettivamente dell’11,6 e del 12%, la Commissione Ue fa sapere che quest’anno la percentuale raggiungerà quota 11,8%, mentre nel 2014 supererà la soglia del 12%. Il nostro Paese fa anche peggio delle altre nazioni europee, dove il livello di disoccupazione resta sostanzialmente invariato rispetto alle stime precedenti. Senza riforme, avverte la Commissione, “l’alta disoccupazione potrebbe mettere a rischio la coesione sociale” e la ripresa dell’attività economica al momento “è troppo lenta” per permettere una riduzione del tasso di disoccupazione. Nonostante non vi siano “segnali di ripresa nel breve termine”, spiegano gli economisti europei, “il pagamento dei debiti arretrati della pubblica amministrazione dovrebbero sostenere una leggera ripresa a cominciare dal terzo trimestre di quest’anno”. La Commissione Ue, quindi, si aspetta “una stabilizzazione dei consumi privati e degli investimenti nella seconda parte di quest’anno”. “Visto il protrarsi della recessione, dobbiamo fare tutto il possibile per superare la crisi della disoccupazione in Europa”, ha commentato in una nota il commissario Ue alle finanze Olli Rehn.



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