Il giorno dopo l’approvazione da parte del governo del cosiddetto “pacchetto lavoro” e a poche ore dall’inizio del vertice Ue a Bruxelles, il ministro del Lavoro Enrico Giovannini annuncia futuri segnali di ripresa. Intervenuto a Radio Anch’io, il responsabile del dicastero ha fatto sapere che, anche se la recessione “ha certamente colpito più del previsto nel primo trimestre dell’anno”, ci sono “segnali di possibile recupero nella seconda parte dell’anno”. “Crediamo che l’accelerazione del pagamento dei debiti della pubblica amministrazione e gli altri interventi presi con il decreto del Fare e anche con il decreto sul lavoro possano anticipare la ripresa – ha aggiunto -. Questo è l’obiettivo principale del governo”. Entrando nel merito del decreto sul lavoro approvato ieri dal Consiglio dei ministri, Giovannini ha previsto che la disoccupazione giovanile tra i 18 e i 29 anni potrebbe ridursi di ben due punti percentuali, come anche quella dei cosiddetti “Neet”, coloro che non stanno ricevendo un’istruzione, non hanno un impiego o altre attività assimilabili. Le misure varate, ha detto il ministro, “vanno a toccare una platea leggermente diversa”: “Parliamo dei 18-29 anni che hanno un tasso di disoccupazione del 25%. Se tutte le assunzioni venissero realizzate come abbiamo previsto, complessivamente avremo una riduzione di circa 2 punti percentuali di questo tasso di disoccupazione mentre con i stage formativi e l’attivazione soprattutto nel mezzogiorno si potrebbe arrivare ad una riduzione di due punti anche del tasso dei Neet”.