L’Europa guarda al sistema tedesco per combattere la disoccupazione. A Berlino, presenti Angela Merkel, Enrico Letta, François Hollande, José Barroso e Herman Van Rompuy, si è aperta la Conferenza sul lavoro, volta a combattere l’assenza di impiego avvalendosi dell’esperienza tedesca. Che, in particolare, è centrata su un pilastro fondamentale, ovvero il sistema duale, introdotto nel Paese ai tempi in cui era cancelliere Gerhard Schroeder e che, come è intenzione della Merkel ribadire alle autorità presenti, ha contribuito al dimezzamento della disoccupazione giovanile. Esso consiste, in sostanza, nella possibilità per tutti i giovani che lo richiedono di studiare e, al contempo, lavorare grazie all’istituto dell’apprendistato. Che, mentre un tempo veniva erogato esclusivamente in scuole apposite, oggi viene condotto direttamente nelle aziende. I giovani, quindi, possono studiare, imparare un mestiere e percepire pure uno stipendio che si aggira, mediamente, sui 600 euro. Le imprese, dal canto loro, grazie alla flessibilità con cui le scuole formano i propri ragazzi, adeguandone le capacità alle richiese del mercato, dispongono esattamente delle professionalità di cui hanno bisogno. Il meccanismo duale non impone, terminata la scuola dell’obbligo, che si continui a lavorare, ma consente tranquillamente di laurearsi.



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