Si sta iniziando a prendere in considerazione l’ipotesi di varare un massiccio prepensionamento dei dipendenti della pubblica amministrazione. La manovra avrebbe l’effetto di liberare posti di lavoro e consentire ad una riorganizzazione strutturale del settore. Per costoro, varrebbero le regole precedenti alla riforma della Fornero, anche se l’operazione, attualmente, ha ben poco di concreto. Si sta riflettendo, tuttavia, su un precdente: 7mila dipendenti pubblici sono stati definiti dal decreto sulla spending review del precedente governo “esuberi”, ed è stato data loro la possibilità di accedere al regime previdenziale con le vecchie regole, purché avessero maturato 40 anni di contributi o le precedenti quote entro il 2014. Ad estendere la possibilità ci sta pensando il ministro per la Funzione pubblica,Giampiero D’Alia. Si trattarebbe di una decisione sicuramente meno traumatica rispetto ai cosiddetti esuberi non pensionabili, ovvero pubblici dipendenti che perderanno il posto, in cambio solamente di due anni della mobilità.