Alla fine di quest’anno potrebbero esserci 3 milioni e mezzo di italiani senza lavoro, quattrocentomila in più dei 3 milioni e centomila di oggi. A lanciare l’allarme è la Cna, la confederazione dell’artigianato e della piccola e media impresa, il cui Centro Studi ha svolto un’analisi sulla crisi dell’occupazione nel nostro Paese. I numeri sono ancora una volta drammatici: rispetto ai primi sei mesi del 2012, si legge nel rapporto, l’occupazione si è ridotta di 407mila unità, che equivalgono all’1,8% in meno. Nel frattempo, il numero dei disoccupati è salito del 16,4% a 431mila unità. “Alla fine dello scorso giugno – fa sapere la Cna – il numero degli occupati, 22,5 milioni circa, ha raggiunto il valore più basso del nuovo secolo, mentre il tasso di disoccupazione ha toccato il livello record del 12,1%, con oltre  tre milioni di senza lavoro”. Non va di certo meglio per le donne, “con il 12,9% di disoccupate”, e per i giovani, “tra i quali la media dei senza lavoro tocca addirittura il 39,1%”. Per quanto riguarda invece il numero di ore autorizzate di Cassa integrazione, nei primi sei mesi del 2013 è stato di circa 548 milioni, “segnando un incremento consistente, quasi il 4,6%, rispetto al 2012, toccando il livello più alto a partire dal 2009”. Se queste ore fossero interamente utilizzate, sottolinea il Centro Studi Cna, si tradurrebbero nella perdita di circa 322mila posti di lavoro.



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