La vicenda degli esodati si carica di un nuovo controverso aspetto. Ufficialmente, il governo ha disposto le risorse necessarie per salvaguardare circa 130mila persone rimaste senza reddito da lavoro o da pensione per gli effetti della riforma Fornero in seguito ad un accordo di fuoriuscita anticipata dall’azienda le cui regole sono state cambiante dopo l’apposizione della firma. A queste se ne dovrebbero aggiungere altre 20-30mila che il governo ha deciso di tutelare con l’ultimo decreto. Tuttavia, secondo le stime dell’Inps, che quantifica in circa 390mila unità gli aventi diritto alle salvaguardie, al 10 giugno 2013, solamente l’8% di coloro cui è stato consentito di accedere al trattamento previdenziale con le vecchie regole ha ricevuto effettivamente l’assegno. Ovvero, solo 11.384 persone, i fortunati che sono riusciti a giungere alla fine del lungo e complicato iter procedurale. Come riporta il Corriere, tra «pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, emanazione dei decreti attuativi, bando dell’Inps, analisi delle istanze, accettazione» gli esodati tutelati con l’ultimo decreto prenderanno la pensione, se tutto va bene, la prossima estate.



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