Con la pubblicazione della Circolare applicativa n. 131 del 2013 dell’Inps partono effettivamente gli incentivi per le nuove assunzioni di giovani lavoratori previsti dal recente Pacchetto Lavoro (L.99/2013). Il Ministro Giovannini prevede, grazie ai 794 milioni stanziati dal Governo fino al 2016, che le nuove assunzioni potrebbero arrivare fino a 100 mila nel periodo. Nel solo 2013 sono 100 i milioni a disposizione delle Regioni del Sud e 48 nel resto d’ Italia. Solo Campania e Sicilia vedono attribuirsi risorse per oltre 54 milioni di euro per l’anno in corso.



Il Pacchetto Lavoro prevede, è opportuno ricordare, un incentivo per i datori di lavoro che assumano, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, lavoratori di età compresa tra i 18 e i 29 anni, privi d’impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi ovvero privi di diploma di scuola media superiore o professionale. La circolare Inps offre, quindi, una serie di utili specificazioni. I destinatari “under 30”, ad esempio, sono da considerarsi tutti quei giovani che non abbiano ancora compiuto 30 anni al momento dell’assunzione (29 anni e 364 giorni).



Con riferimento, altresì, alle tipologie contrattuali, l’ente previdenziale precisa che l’incentivo spetta anche ai soci lavoratori delle cooperative, agli apprendisti e per le assunzioni a tempo indeterminato a scopo di somministrazione (sebbene in questo caso il beneficio non spetterà durante i periodi in cui il lavoratore non è somministrato a nessun utilizzatore), sia essa a tempo indeterminato che determinato, anche nel caso di part-time. Sono esclusi, invece, dal beneficio i lavoratori domestici e i rapporti di lavoro intermittente o ripartito.

Si precisa, quindi, che i datori di lavoro potranno avanzare la richiesta all’Inps per tutte le assunzioni e trasformazioni effettuate a decorrere dal 7 agosto 2013, data in cui è stato adottato l’atto di riprogrammazione delle risorse del Fondo di rotazione. Non sarà ovviamente più possibile essere ammessi all’incentivo dopo che saranno esaurite le risorse stanziate per ciascuna regione (il Ministero offre, come già detto prima, una precisa ripartizione delle risorse per ognuna delle amministrazioni). Sarà, in ogni caso, possibile conoscere il livello d’impegno delle risorse. L’Inps comunicherà, infatti, il progressivo esaurimento delle stesse sul proprio sito istituzionale. Condizione, quindi, per poter beneficiare della misura è che è l’incremento occupazionale necessario per accedervi sia mantenuto (anche per un valore differenziale diverso dall’originario) per ogni mese di calendario di vigenza dell’incentivo.



La dottrina, ma anche la cruda realtà, ci ricordano che l’occupazione non si crea né per decreto, né con incentivi che rischiano, per alcuni aspetti, di “drogare” il mercato del lavoro. L’unica vera soluzione è, infatti, la crescita e il rilancio dell’economia reale. Tuttavia, da oggi, le imprese hanno uno strumento in più per creare stabile occupazione per i giovani italiani. Nei prossimi mesi potremmo capiremo se la misura è anche efficace.

 

In collaborazione con www.amicimarcobiagi.com