Oltre duecentomila persone rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. A lanciare l’allarme è la Cisl nel monitoraggio dell’Osservatorio industria e mercato del lavoro, da cui emerge che tale cifra (esattamente 208.283) è calcolata sui lavoratori che sono in cassa straordinaria e in deroga, quindi coloro che “possono più facilmente preludere a una perdita del posto di lavoro”. Anche se il numero risulta in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è ancora “pericolosamente alto”: “In concreto – fa sapere il sindacato – il numero è più elevato, considerando che una parte dei lavoratori in cassa integrazione ha un contratto part-time e che la cassa integrazione non sempre è a zero ore”. Come ha spiegato il segretario confederale della Cisl Luigi Sbarra, quel che è ancora più preoccupante “è che si è accentuato il passaggio da cassa integrazione a disoccupazione: nei primi 11 mesi del 2013 sono arrivati circa 1,95 milioni di domande di Aspi e mobilità con un aumento del 32,5% rispetto alle domande di disoccupazione presentate nello stesso periodo del 2012”. In questo inizio del 2014, ha aggiunto Sbarra, “dopo un biennio terribile per l’economia, l’orizzonte è passato dalla recessione aperta ad una sorta di stagnazione, in cui s’intravedono solo piccole luci di una possibile ripresa, messa in discussione dalla debolezza della situazione economica nell’area europea”.