Anno nuovo, ma vecchi problemi: rimane il nodo degli esodati, frutto della contestatissima Riforma Fornero. La Legge di Stabilità varata dal governo Letta ha previsto uno stanziamento (di tamponamento) di 950 milioni di euro per gli esodati. Questa cifra, fino al 2020, dovrebbe garantire la salvaguardia a circa 17mila (che si sommano ai 130mila giù esistenti). La misura prevede un finanziamento di 203 milioni per questo anno, 250 per il 2015, 197 per il 216, 110 per il 2017, 83 per il 2018, 81 per il 2019 e 26 per il 2020. Questa, come detto, la manovra “correttiva”, ma urge una soluzione definitiva sul lungo periodo che risolva il problema. Il viceministro dell’Economia, Stefano Fassina (Pd), aveva annunciato qualche giorno fa l’arrivo di nuove risorse, parlando di “intervento importante”. E ricordiamo come lo stesso presidente della Repubblica, nel consueto (seppur boicottato) messaggio di fine anno aveva speso una parola di riguardo verso gli esodati. Le risorse future dovrebbero arrivare dal fondo che servirà a tagliare il cuneo fiscale e che verrà alimentato (si spera) dai capitali esportati all’estero attraverso l’accordo con la Svizzera, oltre che dalle disposizioni della spending review. Per il momento solamente la prima salvaguardia – quella del dicembre 2012 – è stata conclusa. Ovvero? Solamente uno su tre (avente diritto alla pensione) sta effettivamente incassando l’assegno.